La storia narra della fuga di una tredicenne nell'oscurità della provincia americana, tra violenza, puttane fatte di crack, un cowboy psicotico e una "bella in rosa" dedita alle rapine. Sebbene gli interpreti non siano affatto male, in particolare la giovane e bravissima Chloë Grace Moretz e la Gossip Girl Blake Lively, la pellicola del duo Martini/Portes non riesce ad essere mai credibile, lasciando lo spettatore sempre scettico e distaccato nei confronti dei personaggi che si muovono sullo schermo. Tutte le situazioni si alternano tra l'improbabile e il divertente, tra l'improbabile e il raccapricciante, fino addirittura al ridicolo (non nel senso buono). Noi che assistiamo alle sventure (volontarie?) di Luli non impariamo nulla, non impariamo a conoscerla, non impariamo ad amarla, non impariamo alcuna lezione.
In pratica alla fine del film ne sappiamo esattamente quanto ne sapevamo prima di vederlo. E di quel che sarà di Luli ci frega veramente poco... per non dire niente.
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