Higuain: “Napoli è perfetta per giocare a calcio, col tempo vorrei battere anche Maradona”

Creato il 08 marzo 2014 da Vesuviolive

Gonzalo Higuain poco fa ha rilasciato un intervista alla Repubblica: “Napoli è la città perfetta per giocare a calcio, ci vivo bene e sono felice. Sette mesi tra casa e chiesa: venti gol, dieci assist e una cartolina. Non vado spesso in giro ma bisogna affacciarsi per vedere il panorama e capisci tutto”. Sembra uno spot: è la biografia azzurra di Gonzalo Higuain, che promette dalla prefazione di arricchirsi con parecchi capitoli. «Cresceremo insieme, io e la squadra. Ho un contratto lungo e non mi pongo limiti: scudetto compreso. Tra i miei obiettivi c’è pure il record dei gol di Maradona». Maradona ne ha segnati ben 115 con il Napoli, nemmeno Cavani ci è riuscito a superarlo: “Ho tantissimi stagioni davanti e cercherò di superare Maradona, ma ora penso al presente, sono un attaccante e voglio sempre fare gol”. Contro la Roma sarà la partita più importante vero? “Battendoli avremo più chance di conquistare il secondo posto”. Dal trionfo in Coppa Italia al campionato: pensa che il suo Napoli si saprà ripetere? “Dovremo avere la stessa mentalità vincente della semifinale di Coppa Italia: è una partita molto difficile, ma possiamo battere di nuovo la Roma”. La qualificazione in Champions si giudicherà al San Paolo; Roma, Juventus e Fiorentina passeranno tutte da queste parti: “Il San Paolo ci aiuterà a fare bene in queste tre partite che sono fondamentali per la rincorda alla Champions League”. Higuain, lei coi napoletani ha legato subito, un amore a prima vista. “Abbiamo avuto un rapporto speciale, dal primo momento. Mi hanno subito dimostrato il loro affetto e io lo sto ricambiando in campo, dando sempre il massimo. Voglio renderli felici. Giocare al calcio a Napoli è davvero una esperienza speciale”. Lei con i napoletani ha legato molto vero? “Abbiamo subito avuto un ottimo rapporto facendomi sentire importante, ed io sto ricambiando il loro affetto in campo”. La città non ha ancora potuto visitarla: troppo affetto, non rischia di stancarsi? “È bello avere tutto questo amore intorno, anche se in effetti è un po’ difficile stare tranquilli fuori di casa. Ma va bene così: non è un sacrificio, sono un professionista”. Altri colleghi hanno rifiutato Napoli: “Io non parlo degli altri, io so di aver fatto la  scelta giusta” Quest’anno vanno di moda negli stadi i cori contro i napoletani: come se li spiega? “Sono arrivato in Italia da poco e non so spiegarmeli. Ma mi sento dire che bisogna migliorare: sui cori razzisti in genere, non solo quelli contro Napoli e i napoletani… “. Lei arriva dal Real Madrid, come si sente nel cambiare squadra da quella più forte a quella più debole? “Sono qui perchè anche il Napoli è una squadra fortissima, e stiamo lavorando per rendere sempre più competitiva questa rosa”. Si descriva: come calciatore e come uomo. “Sono un ottimista, guardo al futuro in modo positivo: pure fuori dal campo. E sono felice del mio rendimento: 20 gol e 10 assist, con l’aiuto dei compagni. Quello contro lo Swansea è il più prezioso, ma tutte le reti che servono per vincere restano speciali”. Un rimpianto l’avrà, Higuain… “I 18 punti perduti con le piccole, quelli che ci dividono dalla Juve. Per lo scudetto bisogna vincere quasi sempre. Ci riproveremo l’anno prossimo”.   E quest’anno come va a finire, per il Napoli? “Abbiamo tre obiettivi: secondo posto, Coppa Italia ed Europa League. Vogliamo il massimo su tutti i fronti, senza scegliere. Per questo dobbiamo vincere con la Roma”. Subito la Champions, poi i Mondiali… “I Mondiali in Brasile sono speciali, per un argentino. Vogliamo portare la Coppa a casa, ma le avversarie sono forti”. Teme anche l’Italia? “L’Italia c’è sempre, quando conta: ha vinto per quattro volte il Mondiale, solo una in meno del Brasile. Sì, dovremo fare i conti pure con gli azzurri: ne sono convinto “.  


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