Il ritorno dell’ex stagista: l’incubo Monica incombe sulla candidatura di Hillary
La Lewinsky iperattiva sul web inquieta i democratici. Una campagna contro il bullismo digitale o una manovra per rilanciare le ombre degli scandali degli anni Novanta?
Foto La Presse -
Hillary Clinton è al lavoro questo fine settimana per sostenere candidati nelle elezioni di Midterm
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INVIATO A NEW YORK
Paolo Mastrolilli
Monica Lewinsky è tornata, non c’è dubbio. Compare ovunque, parla, scrive.
L’unico dubbio è il motivo: vuole riscrivere la sua storia, condurre una campagna
contro il bullismo digitale, o semplicemente affossare la probabile candidatura
di Hillary Clinton alla Casa Bianca? I militanti democratici propendono per questa
ultima ipotesi, e stanno attaccando Monica ovunque.
Il ritorno della stagista è cominciato con un articolo di giornale, e poi è proseguito
con discorsi, interviste, ora anche Twitter.
Ha detto che si era innamorata di Bill, e questo è stato l’errore della sua vita.
Ma gli avversari politici ne hanno approfittato per metterla in croce, a partire
dal sito Drudgereport, che secondo lei è stato l’antesignano del bullismo online.
L’ultima notizia che la sta aiutando è quella pubblicata dal Washington Post,
secondo cui l’Fbi avrebbe abusato di lei durante gli interrogatori, per spingerla
ad incastrare il presidente.
La Lewinsky sostiene che sta facendo tutto questo come una crociata anti bullismo,
un problema serio che ha spinto giovani ragazze fino al suicidio. Poi naturalmente
vuole ricostruire la sua reputazione, cosa che avverrebbe insieme alla propria ridefinizione
come eroina della pulizia digitale.
I militanti democratici la pensano diversamente. Magari non credono che a motivarla
siano i repubblicani, ma sospettano che lei voglia vendicarsi con Hillary, che in tutta
questa vicenda l’ha sempre trattata come una lunatica.
Quindi stanno imperversando proprio nell’universo digitale, per convincerla a
"prendere il suo vestito blu e togliersi di torno". Oppure: «Vuole riportare l’America
indietro di vent’anni, ma quella storia è finita e il paese è cambiato».
Forse. Avremo due anni per capirlo, se dopo le elezioni Midterm, magari a gennaio,
Hillary annuncerà la sua candidatura alla Casa Bianca.