Hime-chan no Ribbon – un fiocco per sognare, un fiocco per cambiare

Creato il 13 aprile 2012 da Lospaziobianco.it @lospaziobianco

Come è facile immaginare i guai cominciano fin dalla prima trasformazione: Himi prende le sembianze dell’amata sorella maggiore Aiko e passeggiando per la città, mentre si gode gli sguardi pieni di ammirazione dei passanti, incrocia il sempai Hasekura, il ragazzo di cui Hime è segretamente innamorata, ritrovandosi in una situazione delicata e imbarazzante.

Ma questo è solo l’inizio, il bello arriva con l’evolversi del legame con l’amico/nemico Daichi, l’entrata in scena dell’impicciona Hikaru e del misterioso Sei.Hime-chan no Ribbon, che quest’anno compie ventidue anni, è sorprendentemente attuale nonostante sia esente dagli elementi identificativi di molti shojo usciti negli ultimi tempi. > LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" height="300" width="230" alt="Hime chan no Ribbon un fiocco per sognare, un fiocco per cambiare >> LoSpazioBianco" class="wp-image-49135 alignleft" />La storia di Hime è pulita, spontanea e ha una comicità intrinseca che la rende vicina alla vita reale.

Non c’è spazio per malizia e affettazione, nessun elemento eccessivamente moderno o vezzoso, che purtroppo invece ritroviamo in parecchi shojo adolescenziali di ultima generazione, dove la genuinità viene sostituita da atteggiamenti leziosi e la spontaneità lascia il posto a portamenti troppo composti per essere veri.

Hime-chan ci piace perché è una di noi, o quantomeno lo era quando noi avevamo tredici anni!
Quella creata da Megumi Mizusawa, con il suo tratto immediato, le scene ariose e le sequenze fluenti, è una bella storia che vuole trasmettere messaggi importanti ai lettori, come l’avere fiducia nelle proprie capacità e cercare di vivere sempre circondati da amici fidati. Fra avventure e disavventure, la protagonista si evolve, cresce, matura e lo fa grazie ai rapporti sinceri che instaura con chi le sta accanto.

> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" height="286" width="445" alt="Hime chan no Ribbon un fiocco per sognare, un fiocco per cambiare >> LoSpazioBianco" class="aligncenter size-full wp-image-49143" />

 La cosa demoralizzante è che questa pubblicazione di Hime-chan no Ribbon probabilmente è stata portata proprio adesso in Italia per accompagnare quella che vuole essere una sorta di rivisitazione dell’opera, una Hime 2.0 per intenderci. > LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" height="300" width="188" alt="Hime chan no Ribbon un fiocco per sognare, un fiocco per cambiare >> LoSpazioBianco" class="wp-image-49140 alignright" />Planet Manga infatti da maggio pubblicherà Himechan no Ribbon Colorful, una versione contemporanea disegnata da Shiho Komiyuno che poco salva della versione originale. Nessun pupazzo parlante, troppo infantile. Nessuna sorella maggiore come esempio, meglio una idol. Poco umorismo e molta malizia.
Eppure, Hime-chan no Ribbon è uno shojo vendibilissimo anche per le nuove generazioni e, considerando che di shojo strutturati in stile contemporaneo le fumetterie sono piene, credo che nessuno sentisse il bisogno di snaturare un’opera che al termine della lettura lascia una piacevole sensazione di freschezza e di genuinità.

Abbiamo parlato di:
Hime-chan no Ribbon (6 volumi)
Megumi Mizusawa
Traduzione di Laura Giordano e Alessia Trombetta
Planet Manga (Panini Comics), 2011/12
296 pagine circa, brossurato, bianco e  nero – 5,90€ cad.

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