Histoire #6. Les Noces de Papier di Edoardo Winspeare

Creato il 23 luglio 2011 da Stezizzi

Adoratore di quell’antica “Terra tra i due mari” qual è il Salento, ne “Le noces de papier” (“Il primo anniversario”) Edoardo Winspeare porta con assoluta maestria un pezzo cult del lusso (una borsa Louis Vuitton) in un contesto dove l’aspirazione si identifica nel sogno. Il fascino di uno status symbol ormai storico abbandona il lusso della Ville Lumière e porta i riflettori su una cittadina del Sud Italia dove convive in un brillante equilibrio con una narrazione realistica e un’ironia che scuote i classici canoni del lusso.

LA STORIA. Barbara (interpretata da Barbara De Matteis) lavora in un bar ed è costretta a servire signore della “Lecce bene” ch portano borse firmate da cui è ossessionata. Suo marito Vito, un ausiliario del traffico (interpretato da Gustavo Caputo), è quello che fai conti in casa, con una precisione ossessiva quasi quanto il desiderio di Barbara per una borsa firmata. Tanto da aver stabilito la somma da investire per il regalo del primo anniversario di nozze: venticinque euro. Peccato che Barbara, rovistando in un cassetto, trova l’agenda dove Vito ha segnato in una nota la piccola somma destinata al suo regalo, insieme a tutte le spese per le bollette. La vendetta porterà ad una fine ironicamente amara, dove l’osannata Monogram conclude il suo tour all’interno della storia finendo proprio nelle mani di una di quelle signore che suscitano l’ammirazione di Barbara.

“Le noces de papier” descrive il lusso di un oggetto con gli occhi di chi aspira ad ottenerlo. La storia, a detta del regista, è indipendente dal brand. Eppure storytelling e marchio convivono in un equilibrio dove il prodotto resta sempre uno dei protagonisti della storia. Che si tratti di un falso venduto per strada o di un originale all’interno del monomarca, il pattern Louis Vuitton non viene mai perso di vista. L’originalità di Winspeare sta nel portarlo, attraverso quel suo “realisme ethnologique” (come è stato definito dai francesi), in un contesto che lo carica di emozioni semplici, legate a persone umili.

Così la gioia di Barbara nello stringere la tra le mani la borsa dei suoi sogni è pienamente espressa dal sottofondo musicale di una Pizzica intonata da artisti di strada. Un sogno presto sopraffatto dalla realtà, visto che ad un certo punto le luci “si spengono” e cala il sipario su questa brillante comédie humaine che potrebbe essere un bell’esempio di comunicazione per molti colossi del lusso.

Il cortometraggio è stato presentato all’Espace Vuitton nel corso della manifestazione “Travelling” del Giugno 2008. E’ stato girato tra Lecce e Via Sparano a Bari, poiché a Lecce non c’è un monomarca Louis Vuitton.

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