Su Oltreloscoglio dedico spesso attenzione alle azioni di guerrilla marketing, dato il mio interesse per il marketing non convenzionale e le iniziative più originali. In questi giorni ho scoperto l’ultima curiosità sul caro Hitchcock che si lega proprio a questo tema.
Personalità stravagante lui e sempre lungimirante e innovativo, è stato fautore anche di questa tecnica che negli anni Settanta ancora non esisteva. Per promuovere i suoi film era solito inventarsi qualcosa di originale e in occasione del film Frenzy: storia di un maniaco sessuale che terrorizza Londra strangolando le donne con una cravatta dopo averle violentate. Hitchcock fece gettare nel Tamigi un corpo di plastica raffigurante la sua salma, riuscendo ad attrarre l’attenzione della carta stampata dell’epoca: fu la prima azione teaser della storia della pubblicità.
Il successo della sua “invenzione” si basa sugli elementi che anche oggi sostengono una campagna guerrilla: il principio dello straniamento (creazione di sottili cambiamenti della rappresentazione del quotidiano) e della sovraidentificazione (espressione di modelli di pensiero, norme, valori alle estreme conseguenze, oltre la consuetudine), essenziali ed efficaci per creare unicità e imprevedibilità. E poi lo spazio naturalmente, in questo caso il Tamigi, elemento simbolo della capitale inglese e anche della storia che si dispiega nel film. Lo spazio che è usato per veicolare il messaggio, per generare un impatto emozionale in un consumatore/pubblico sorpreso e incuriosito. Sulle rive del fiume si dev’essere creata quella che definiamo “rottura della continuità percettiva” : un evento improvviso e inatteso nella nostra sfera percettiva che crea un’interruzione del continuum narrativo in cui siamo immerso. Chiunque allora, ha vissuto quell’esperienza, non l’ha più dimenticata, anzi essendosi fissata, per effetto sorpresa, in modo forte nella memoria, ha avuto una funzione di richiamo nel futuro e nel proposito di andare a vedere il film.
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