AGRITURISMO DA LINO – LOC. IS CRAVIONES, SAMUGHEO (OR)
Per il nostro giorno di ferragosto, lontani dalle località di mare prese d’assalto più che mai, come ogni anno siamo scesi in quel di Ortueri per qualche giorno, e abbiamo poi raggiunto Samugheo per il pranzo di ferragosto all’agriturimo DA LINO; agriturismo rurale nel centro della Sardegna, si possono gustare piatti tipici della zona con salumi prodotti in loco, pasta fresca confezionata a mano e il classico maialino sardo finendo con dolcetti artigianali fatti a mano dalle cuoche. La struttura è accettabile, l’esterno dovrebbe essere curato di più con orti dove coltivano le loro verdure che poi propongono agli ospiti o cucinati oppure conservati. Perchè curato di più? perchè la struttra è carina, si affittano anche camere ma il giardino è un po’ lasciato a se stesso e anche la terrazza, che potrebbe ospitare tavoli e sedie per un’aperitivo o per il caffè finale, offre solo una panca dove sederesi ed è un vero peccato perchè l’aria calda/secca è ideale per rilassarsi sotto il pergolato. Ci sono anche piante da frutta. La sala grande è provvista di aria condizionata, bagni nuovi e puliti, servizio buono pur sempre parlando di agriturismo rurale. La conduzione è a livello famigliare. Prima della sala da pranzo, c’è una saletta espositiva con telai per la confezione di tappeti: Samugheo è la “patria” del tappeto sardo dove si può anche visitare un museo. Gli oggetti di artigianato si possono acquistare.
Le due sale sono impreziosite con tantissimi attrezzi di cultura contadina che danno all’agriturismo quella nota rurale tipica dei luoghi sardi.
All’interno dell’agriturismo, c’è un’ampia cantina (camera sterile) fresca naturalmente, dove i proprietari mantegono i salumi e formaggi da loro prodotti, le conserve di verdura oltre che al vino sempre prodotto da loro come il filu ferru e altri liquori.
La cucina è tipica sarda dell’entroterra: apertura con affettati confezionati dal padrone dell’agriturismo con verdure in conserva quali cardi selvatici e carciofini sott’olio: buonissimo il prosciutto crudo sardo. Antipasti abbondanti che oltre al prosciutto ci hanno fatto mangiare anche pancetta, coppa e salame. Il pane fresco preparato da loro e messo in tavola ancora tiepido.
Come primo piatto abbiamo gustato due classici della cucina sarda con pasta fatta in casa: malloreddus e ravioli con ripieno di patate e formaggio con un po’ di bietole, entrambi al sugo.
I piatti di carne erano due: arosto con funghi e porcellino sardo con insalata. E’ seguito un assaggio di formaggio pecorino, produzione propria.
Per finire dolcetti fatti in casa, mirto e caffè…
Riassumendo l’agriturismo è discreto, menù classico sardo con porzioni abbondanti e buone con quasi tutte materie di propria produzione. Unica nota stonata il loro vino per niente buono. Abbiamo acquistato del salame e della pancetta assaggiati in loco e apparsi soddisfacenti. La struttura è pulita, i padroni cordiali. Prezzo 30 euro a testa.