Già presente da qualche tempo sugli scaffali delle librerie, un bellissimo libro fotografico di Interni; non è il semplice libro di raccolta di immagini, ma è una raccolta di immagini delle case di una donna. Si tratta delle dimore, perché di semplici case non si tratta, di Marella Caracciolo dei Principi di Castagneto in Agnelli.Da dire immediatamente che il libro dal titolo non originale "Ho coltivato il mio Giardino" è anche la storia della donna Marella come persona, come fotografa e designer, come rappresentante di un certo mondo italiano e cosmopolita, anche al di sopra delle righe.Questo preambolo perché il nome della famiglia Agnelli è indissolubilmente legato al contenuto e alle immagini, quindi sottoposto ad un nostro giudizio su questa importante casata di industriali; ma sarebbe un vero peccato se fossero le nostre simpatie o antipatie a guidare la scelta sulla voglia di sfogliarlo.Partendo dalle origini della famiglia di Donna Marella, si viaggia all'interno delle stanze e dei giardini, delle case di proprietà distribuite in varie regioni ed ognuna è raccontata nel proprio ambito, nel tempo in cui si colloca ed con un corollario di pensieri e personaggi; tutto all'interno di un arco temporale molto lungo in cui il filo conduttore resta Marella Agnelli.
IL TITOLOIl giardino coltivato da Candido (il personaggio famosissimo di Voltaire) rappresenta una metafora. E’ il giardino delle proprie qualità personali, che richiede di essere messo a frutto, senza troppo parlare, ma utilizzando la concretezza derivata da conoscenze ed abilità: quando si posseggono veramente.
RISVOLTOMarella Agnelli è il raro caso di una persona che è uno stile, un modo di essere. Fin da quando Richard Avedon la fissò in un celebre ritratto e la definì «il cigno» – definizione poi ripresa da Truman Capote –, Marella Agnelli ha attraversato le fasi più turbolente e affascinanti del secondo Novecento con passo leggero e somma eleganza, sempre «coltivando il suo giardino», dando forma a luoghi e case, nonché a orti e parchi, applicando ovunque il suo tocco sobrio e ammaliante. E in questo libro per la prima volta racconta, in conversazione con la nipote Marella Caracciolo Chia, come tutto questo è avvenuto – e ancora una volta si riconoscerà qui il suo timbro inconfondibile.Una delle foto scattate da Richard Avedon è attualmente in mostra presso la Galleria Gagosian di Via Francesco Crispi a Roma; un accenno lo potete trovare in questo post:http://ilgiardinodifastifloreali.blogspot.it/2015/03/beyond-beauty-di-richard-avedon-alla.html http://www.adelphi.it/libro/9788845929434
IL GIARDINO COME OPERA D'ARTEIl giardino come opera d'arte, come impegno e cura delle cose amate, come realizzazione di un sogno, il giardino come metafora della vita. ''Nel corso della mia vita, nei momenti difficili, mi sono spesso rifugiata in giardino. Il contatto con la natura, con la pianta viva, mi è stato e continua a essermi di grande conforto'', spiega Marella Agnelli. Da tutta questa passione e calma ritrovata nasce Ho coltivato il mio giardino, un volume biografico scritto con la nipote Marella Caracciolo Chia, dalla straordinaria illustrazione fotografica che esce in Italia il 14 ottobre per Adelphi (304 pagine, 55 euro), in contemporanea con l'edizione Americana, edita da Rizzoli US e intitolata The Last Swan, dopo tre anni di lavoro.http://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/libri/2014/10/04/marella-agnelli-il-mio-giardino-il-sogno-di-una-vita-_29b1c489-444e-44c4-bc4a-ff5b699cf403.html
BiografiaNata a Firenze da una famiglia dell'allora antica aristocrazia napoletana, in gioventù vive in diversi paesi d'Europa al seguito del padre diplomatico, Filippo Caracciolo di Castagneto. La madre Margaret Clarke è statunitense di Peoria (Illinois). Un suo fratello, Carlo Caracciolo, è stato fondatore insieme ad Eugenio Scalfari del gruppo editoriale l'Espresso-La Repubblica. Un altro fratello, Nicola Caracciolo, è giornalista, studioso di storia contemporanea e autore televisivo.Il 19 novembre 1953 Marella Caracciolo sposa Gianni Agnelli nel castello di Osthoffen, a Strasburgo, in Francia, dove il padre era il rappresentante diplomatico italiano presso il Consiglio d'Europa. Madre di Edoardo morto suicida e di Margherita Agnelli, ha diversi nipoti: i fratelli Jaki e Lapo, componenti dell'attuale board di FIAT e della Juventus calcio, Ginevra, Pietro, Sofia, Maria, Anna e Tatiana.La gioventù tra l'Europa e gli Stati UnitiIn gioventù, dopo aver seguito gli studi superiori e conseguito il diploma in Svizzera, ha frequentato l'Académie des beaux-arts e quindi l'Académie Julian di Parigi. Ha intrapreso l'attività di fotografa a New York, lavorando con Erwin Blumenfeld, e in seguito, rientrata in Italia, ha lavorato saltuariamente come redattrice e fotografa per la casa editrice di Vogue, la Condé Nast_