Ognuna di noi non immaginava chesarebbero accadute alcune cose prima di diventare mamma. Nel mio caso, peresempio, che mi sarei svegliata la notte per dieci mesi di fila. Ma,soprattutto, non immaginavo certo che le crisi per l’indipendenza cominciasseroa un anno! Così eccomi qui: finiti i tempid’oro in cui il piccolo trangugiava alla velocità della luce pappe didimensioni impressionanti. Finita la certezza del brodino la sera, i pastiregolarissimi e tutte le verdure mandate giù come fossero dolci al cioccolato.All’inizio non ci potevo credere, ora me ne sto facendo una ragione, a forza dileggere qua e là, e dopo aver consultato il dottore… Ecco dunque che succede a un anno(per chi non ci fosse ancora passata, o ci sta passando in questo momento e ci èrimasta male come me): i bambini mangiano molto meno di prima (questo perchéaltrimenti avrebbero dimensioni da liceali già al momento di cominciare lascuola), decidono loro (o provano a decidere) quando e cosa si mangia,rifiutano cibi che andavano benissimo un’ora prima, si offendono se cerchi didargli da mangiare tu (non sempre, ma quasi), molte volte si rifiutano perfino diassaggiare che cosa gli hai preparato. A quanto pare non c’è dapreoccuparsi: nessun bambino si lascerebbe morire di fame, e a quanto pare ibambini spontaneamente sanno di cosa hanno bisogno. Capisco che anche il gelatocontenga vitamine, ma faccio ancora un po’ fatica a essere così mentalmenteelastica! Fosse per il piccolo mangerebbe solo formaggio, prosciutto e pane... Qualche piccolo successo lo stoottenendo e mi appresto nei prossimi giorni a postarvi qualche ricetta(accuratamente selezionata da mio figlio). A parte queste pappe, a pezzi piùpiccoli – che a volte gli do io, a volte prova a mangiare lui (imboccando ancheme!) e che molto spesso finiamo per imboccare a due (io tengo la sua mano chetiene la mia o viceversa) – ci sono tutta la serie di cibi cotti (e non) apezzetti, che non offedono il suo ego e gli danno la possibilità di fare un po’di pratica. Intanto, è il momento giusto per introdurre la forchetta, molto piùsemplice da usare del cucchiaino. Nessun obbligo a mangiare con le posate,ovviamente! Potete dargli frutta (banane e pere da noi sono sempre unsuccessone), verdura cotta ma non troppo morbida, cereali (quelli più grandi,con poco o nessuno zucchero), mini tartine o tartine, polpettine, pasta (megliole penne o le mezze maniche, con verdura nascosta dentro), biscotti, pezzettidi formaggio. Piano piano si può passare a qualche esperimento… per esempio hoscoperto che il danito è abbastanza solido perché il piccolo riesca amangiarselo da solo col cucchiaino… e che soddisfazione (per tutti e due!)
Ps: ho un nuovo blog tra gli aggiornamenti, si chiama Curly Birds... avete qualche minuto per visitarlo?