Ho fame!

Da Aquilanonvedente

Verso le cinque di pomeriggio il mio stomaco ha iniziato a brontolare.

Alle sette e mezza ho tentato di rabbonirlo con un  trancio di salmone in padella, precedentemente marinato in succo di limone mischiato a origano e prezzemolo, con un contorno di patate lesse e puré di patate (quello avanzato da mia figlia), per finire con un dolcetto di quelli che mangiano i bambini.

Beh, un’ora fa, verso le nove e mezza, sono caduto in preda ai morsi della fame.

Mi era venuta l’idea di mangiarmi una brioche con ripieno alla crema, magari con un cappuccio, ma poi mi è sorta improvvisa una voglia (perché io sono in preda alle voglie, come le donne incinta): spaghetti aglio, olio e peperoncino.

Ora, io credo che 70-80 grammi di spaghetti non possano sicuramente farmi male, vero?

Ricordo quando tanti anni fa, negli anni ottanta, alla Festa de l’Unità del mio paese, verso mezzanotte un drappello di comunisti affamati misero a bollire un pentolone e, non essendoci in giro bambini, decisero di cucinare spaghetti aglio, olio e peperoncino.

Io ero presente e partecipai all’abbuffata.

Il conditore degli spaghetti non lesinò con il condimento e ricordo che a ogni forchettata si diffondeva un fremito in tutto il corpo, che arrivava fino alle unghie dei piedi, per poi risalire fino agli occhi, facendoli lacrimare.

Dopo un paio di bicchierozzi di rosso, me ne tornai a casa e dormii come un sasso fino al mattino dopo, prova che non solo la camomilla favorisce il sonno.

Ora, visto che il mio stomaco funziona ancora bene, io metto a bollire l’acqua e…

Buon appetito!