Finiamo di scrivere il nostro lavoro e siamo pronti a inviarlo alle case editrici, anzi ci siamo già segnati una ventina e più di nomi di papabili CE da inviare il manoscritto sia per via cartacea che per e.mail.
Quando stiamo per compiere questo passo siamo tutti esaltati e pieni di speranze, ma alt!
Dobbiamo tutelarci perchè fidarci è bene, non fidarci è meglio.Un editore, una persona a noi vicina, qualsiasi individuo può appropriarsi della nostra opera e spacciarla per sua.Quindi dopo aver fatto l'autocorrezione e prima di far sballottolare il manoscritto tra CE o agenzie letterarie varie, dobbiamo certificare che l'opera è farina del nostro sacco. Come?
Due sono i modi:
1- iscrivere l'opera alla SiaeQui sono le noti dolenti perchè oltre la seccatura burocratica tra le scartoffie c'è una sommetta non indifferente da pagare. Tariffe per la deposizione delle opere.
2- (metodo che uso) autoinviarsi per raccomandata l'opera.Metodo semplice, facile, veloce ed economico per assicurarsi i diritti del nostro lavoro. Una volta arrivato il pacco lo dovrete custodire gelosamente, insieme alla ricevuta ovviamente, nel vostro cassetto. E lì deve rimanere senza aprirlo.
Voi come vi comportate in merito? Ci sono altri metodi che usate? :)
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Stefania