Ho incontrato la mentalità che distrugge la città.

Creato il 21 giugno 2013 da Laperonza

Domenica ho visto come potrebbe essere la nostra città tra qualche anno e non mi è piaciuta. Ho visto come sono alcuni (sembra molti, da quello che mi raccontano) ragazzi, quelli che saranno la Montegranaro del futuro, e non mi è piaciuto. Ho visto come la maleducazione, la mancanza di rispetto per gli altri e per il luogo in cui si vive, per le istituzioni, le regole, il lavoro degli altri, ho visto come la strafottenza, il delirio di onnipotenza che già sono ben radicati, purtroppo, nel nostro tessuto sociale, in alcuni (sembra molti) giovani siano portati all’esasperazione.

Ho visto contrapposte due visioni della vita: da una parte i ragazzi della Banda Omero Ruggieri, in divisa, ordinati, puliti, sorridenti, ad esibirsi per raccogliere i frutti di mesi di lavoro, prove, sudore e sacrifici. Di fianco a loro ho visto coetanei sprezzanti, provocatori, con lo spirito distruttivo che è lo stesso che spacca gli specchi agli incroci, abbatte i segnali, scrive oscenità sui muri, rende invivibili e pericolose zone della nostra città.

Vado al fatto, brevemente: la banda stava iniziando la sua esibizione al Campo dei Tigli davanti ad un bel pubblico di Montegranaresi desiderosi solo di gustare un po’ di musica, di godersi questi ragazzi e la loro voglia di fare, e ai lati altri ragazzi giocavano a pallone. Mi sono avvicinato chiedendo loro di smettere perché stava iniziando lo spettacolo. Alcuni se ne sono andati, altri, e uno in particolare, hanno continuato a giocare incuranti di me, e alle mie proteste hanno risposto con la solita frase del minorenne vigliacco: “mettimi le mani addosso”. Sono intervenuti i carabinieri per portare tranquillità anche se il pubblico, per fortuna, non si è accorto di nulla.

Se servono i Carabinieri per far capire come si vive civilmente in una comunità credo che abbiamo poche speranze. Se un ragazzo non capisce da solo quando è il momento di portare rispetto siamo davvero alla frutta. E questo spiega molte cose, di come è ridotta la città, dei danni, degli atti di vandalismo e di bullismo. Io non so chi commetta questi atti ma ho visto con i miei occhi la mentalità. È una mentalità che fa paura.

Luca Craia