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"Ho introdotto una nuova moralità nella vita pubblica".

Creato il 10 dicembre 2010 da David Incamicia @FuoriOndaBlog

di David Incamicia
Il 9 dicembre è stata la Giornata internazionale contro la corruzione, decisa nel 2003 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Oggi è invece la Giornata internazionale dei diritti umani. La distanza tra i due temi è solo apparente: illegalità, corruzione e violazione dei diritti umani sono infatti connesse. E anche il nostro Presidente del Consiglio ha ritenuto di inviare il suo messaggio autorevole in occasione di questa due giorni tanto significativa a livello mondiale, rivendicando il merito di aver introdotto una nuova moralità nella vita pubblica italiana.
Dal Rapporto 2010 sulla corruzione globale, stilato dall’agenzia non governativa Transparency International e basato sulle opinioni di oltre 91.500 persone in 86 Paesi, è emerso che il 65% dei connazionali del Sig. Silvio Berlusconi pensa che la corruzione sia aumentata negli ultimi tre anni (!). In particolare, “la percentuale di coloro che sono stati concussi o che hanno pagato tangenti si attesta sul 3,8%”. Un dato “assai serio” secondo gli esperti di Transparency, poiché comporta che oltre un milione di italiani sarebbe coinvolto in fatti corruttivi.
In aumento nel nostro Paese anche il dato della sfiducia: il 40% non si fida di alcune delle istituzioni prese in esame. Secondo il 50% degli intervistati, le misure messe in campo contro la corruzione dal governo sono inefficaci, il 21% afferma che sono inesistenti mentre solo per il 29% queste misure sono efficaci. “Quello della sfiducia è un costo altissimo nelle società e nelle economie. Anche a livello globale c’è una crescente generalizzata crisi di sfiducia”, commenta la presidente di Transparency Italia, Maria Teresa Brassiolo. Secondo il Rapporto, "le categorie percepite come più corrotte in Italia sono i media (voto 3,3 su 5), le imprese (3,7 su 5), il Parlamento (4 su 5) e il sistema giudiziario (3,4 su 5). Quelle meno corrotte sono invece le organizzazioni non governative, l’esercito, il sistema educazione e la polizia”.
La mappa della corruzione mondiale
L’Italia ha registrato nella rilevazione 2010 del Cpi (Indice della percezione della corruzione), i cui dati sono stati diffusi da Transparency lo scorso 26 ottobre, uno score di 3,9 che segna un peggioramento della percezione della corruzione rispetto al dato del 2009, trascinando il nostro Paese al 67° posto per trasparenza nelle decisioni pubbliche, il livello più basso dal 1995 (più o meno il periodo della "discesa in campo" del nostrano moralizzatore).
E proprio per quanto riguarda i partiti politici, l'organizzazione scrive che "mentre per Germania e Francia la corruzione è meno presente, in Italia nel 2010 è cresciuta dal 4,2 al 4,4 su 5 punti percentuali rispetto al 2005". Dato che conferma, come si evince pure dal Gcb (Barometro della corruzione globale), come la percentuale degli italiani che sono stati concussi o che hanno pagato tangenti superi ormai il milione.
Chissà... forse si riferiva a questo il nostro "Pio Premier" quando (ormai tanto tempo fa) annunciava il miracolo del milione di nuovi posti di lavoro?

Fonte: Transparency.it

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