Ho lasciato tutto per viaggiare nel mondo con mio padre

Oggi vi raccontiamo la storia di Jinna.

A guardarla da fuori le sembrava di avere tutto: un ottimo lavoro, un appartamento di lusso, un solido rapporto a lungo termine con un uomo conosciuto 5 anni prima, un armadio straripante di scarpe, e reddito disponibile per mangiare fuori a New York almeno 5 notti a settimana. Era riusciata a soli 25 anni a mettere da parte più soldi rispetto alla maggior parte delle persone della sua età o più anziani di lei.
Quello che c’è dietro questa vita è in realta una storia triste e travagliata dovuta alla perdita del padre scomparso.

“Mio padre non ha mai avuto la possibilità di viaggiare per il mondo. Ha sacrificato tutta la sua vita per gli altri – i suoi genitori, i suoi figli, sua moglie, la sua famiglia ei suoi amici. A 51 anni, gli è stato diagnosticato un cancro. Prima di avere la possibilità di realizzare i propri sogni, il cancro lo ha portato via dal mondo ed è la cosa più difficile che abbia mai vissuto”

“Non mi sono mai fermata a pensare durante i due anni successivi dalla scomparsa di mio padre, e questo, mescolato con un ambiente di lavoro orribile, poco sostegno emotivo dal parte del mio fidanzato  di allora e la pressione di salvare la faccia, ha portato alla quasi completa perdita di speranza nel futuro.”

Avevo raggiunto il punto in cui avevo perso la voglia di vivere; Non volevo più svegliarmi la mattina solo per sentirmi senza speranza. Avevo rinunciato ai miei sogni. Mi chiusi fuori dai miei cari e dagli amici intimi.

“Un giorno mi sono svegliato e preso la decisione di riprendere il controllo della mia vita. ”

Jinna prese un biglietto di sola andata per l’Islanda, ispirata dalle centinaia di immagini Pinterest e blog di viaggi online.

“Ho smesso di comprare le scarpe per cercare di mascherare il mio dolore. Ho venduto l’80% della mio enorme armadio. Ho deciso di non rinnovare il contratto di locazione sul mio appartamento. Ho lasciato il lavoro senza piano B. Ho comprato uno zaino, la mia reflex digitale, computer portatile e un paio di cambi di vestiti. Ho lasciato tutto a New York per girare il mondo con un ritaglio grandezza naturale di mio padre.”

Una storia Fantastica, non è vero?? Guardatevi la Galleria di Jinna!