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Ho letto che nel Pd c’è tensione per i matrimoni gay. Io sono stato iscritto al Pci e penso che le priorità siano altre, anzi una, il lavoro. Il resto uno lo vive come gli pare, se ha un lavoro.

Creato il 15 luglio 2012 da Slasch16

Ho letto che nel Pd c’è tensione per i matrimoni gay. Io sono stato iscritto al Pci e penso che le priorità siano altre, anzi una, il lavoro. Il resto uno lo vive come gli pare, se ha un lavoro.Una cosa totalmente diversa, per me, sono i diritti delle coppie di fatto, qualsiasi tipo di coppia di fatto, che non c’entrano niente con la mania del matrimonio e relativo divorzio qualche anno dopo.
Stiamo discutendo del nulla, pura distrazione di massa, l’unico vero diritto insindacabile ed universale è il lavoro, il diritto ad una prospettiva per il futuro.
Io, pur essendo battezzato ecc.ecc., non frequento e non credo anche se le ho tutte. Ho studiato dalle suore, dai preti, mio figlio è stato battezzato per volere della mia famiglia e noi, giovanissimi, non ci siamo opposti per non fare prendere un colpo alle nostre famiglie.
Poi ci siamo liberati ed abbiamo deciso di non fargli fare comunione e cresima. Abbiamo detto alle nostre famiglie che quando sarà stato in grado di capirne il significato avrebbe deciso lui, adesso ha 40 anni e non ha ancora deciso cosa fare.
Ho premesso questo perchè i bigotti del Pd, insieme a tutti gli altri, si affannano a romerci i maroni con il matrimonio uomo-donna come vogliono la religione cattolica ed i vescovi pedofili mentre i diritti universali della persona vanno ben oltre le religioni e le fobie degli integralisti.
A questo proposito vi racconto come fu che mio figlio venne battezzato.
Ovviamente, mia madre, era informatissima sulla data nella quale si sarebbe svolto il battesimo di massa, cumulativo, eravamo nel 1972.
Con le famiglie alseguito, genitori, fratelli, suoceri, cognati e compagnia bella ci presentammo nella chiesa adibita allo scopo nel giorno stabilito per il battesimo di gruppo, quello che io consideravo una formalità.
Mi venne incontro un pretino e mi chiese il nome e cognome, lesse quindi una lista che aveva in mano e mi dise: ma voi non siete nella lista, non possiamo battezzare il bambino.
Mia madre antrò nel panico, io mi limitai ad osservare che non avevamo sbagliato giorno vista la presenza di molte altre famiglie con neonati al seguito ed il pretino ad un certo punto, sempre più imbarazzato, disse: ma il corso per i genitori l’avete fatto?
No, risposi e lui di rimando: ecco perchè non siete nella lista, se non fate il corso per i genitori non possiamo procedere al battesimo.
Senta reverendo, gli dissi, o lo prendete oggi o non lo prendete più, il corso non lo faremo mai.
Il pretino era sempre più imbarazzato e proprio in quelo momento sbucò dalla sacrestia un mio collega di lavoro, notoriamente devoto, e mi chiese cosa stessi facendo in chiesa. Siamo venuti per battezzare mio figlio, risposi, ma mi dicono che non si può fare. Ghe pensi mi, fu la risposta, e due minuti dopo eravamo seduti in prima fila, fu battezzato per primo e senza il corso di specializzazione.
Questo per dire che il 90% degli italiani fa le cose per abitudine, consuetudine, perchè si è sempre fatto così. Vanno in chiesa per i battesimi, comunione, cresima, matrimoni e funeralim quasi senza sapere quello che stanno facendo. Ho più rispetto io per le loro istituzioni e cerimonie che quelli che non sono cattolici nemmeno alla domenica.
E’ per questo che pretendo il rispetto anche per quelli come me, i non credenti, i comunisti, i gay, le lesbiche e tutte le variazioni del genere umano e lo Stato la politica me lo deve garantire al di là di ogni credo o religione.
Non può essere un Giovanardi qualsiasi a decidere quello che è giusto o sbagliato in una persona, è ora che i Bertoncelli o un prete la smettano di dire cazzate, compresi i talebani cattolici del Pd.
Il matrimonio, ed il suo risultato, non dipendono certamente dal cattolicesimo o dal tiomore di un dio, ci sono migliaia di cattolici che hanno fatto tutto in regola e sono divorziati, non possono fare la comunione, ma nessuna imposizione religiosa ha potuto cambiare le cose.
Sono sposato da 41 anni e considero questo una combinazione, una botta di culo, chiamatela come volete. E’ andata così senza andare a messa o ai battesimi,comunioni e cresime dei miei nipoti ed è andata bene per combinazione, per volontà, perchè nessuno ce l’ha imposto.
Qui, gli unici che dobbiamo garantire sono i figli ed i compagni, compagne delle persone, di qualunque sesso siano e non fissarsi con questo cazzo di matrimonio, basta ed avanza un registro delle unioni in comune controfirmato dagli interessati. Lasciate fuori qualsiasi religione o integralismo da un problema del genere, fatela finita una volta per tutte.
Se la Concia vuole sposarsi per forza non lo faccia facciamoglielo fare in comune con i fiori e la musica, l’importante è che anche Lei come tutti abbia riconosciuti i suoi diritti di essere umano e responsabile.
Detto questo continuo a ritenere che l’unico diritto universale che riguarda tutti gli esseri umani della terra sia il LAVORO, diritto irrinunciabile per tutto il genere umano.
Due cuori ed una capanna non bastano nemmeno per i gay o i Giovanardi perchè, ancora una volta, la differenza la fa l’appartenenza ad una classe, la ricchezza, non mi risulta che i Dolce e Gabbana, gli Armani, i Versace, Elton John e tutti i ricchi e famosi omosessuali, lesbiche, del pianeta abbiano gli stessi problemi di una coppia di fatto che va in fabbrica e tira la lima.
In questi giorni si parla del testamento, che non c’è, di Lucio Dalla.
Tutti i suoi beni andranno divisi tra 5 cugini che non so se l’abbiano mai considerato o frequentato in vita, non ho approfondito, lasciatemi dire però che pur considerando Lucio Dalla un genio, mi ascolto almeno due volte al giorno Caruso, in questo caso è stato un pirla perchè solo lui avrebbe dovuto pensare all’uomo della sua vita e cautelarlo come si deve, spero che nei vent’anni in cui sono stati insieme abbia almeno provveduto ad intestargli qualcosa, a fargli un conto in banca perchè è inammissibile che una persona intelligente, con uno Stato come il nostro, non abbia pensato a proteggere il compagno della sua vita.
Il resto è aria fritta, chiacchiere, se uno Stato condizionato dal vaticano e dai suoi bigotti non fa una legge doverosa è ovvio che ci dobbiamo pensare noi. Si può fare ed allo stesso tempo fare la lotta per i diritti, non per il matrimonio. Quella è una fissa.
Non è possibile che un Paese che si considera libero e democratico si faccia condizionare da un Giovanardi qualsiasi, dall’omofobia, dai talebani cattolici che infestano anche il Pd.
Siamo ridicoli e senza logica, non siamo democratici. Non si tratta di essere avanti o indietro con la testa, si tratta semplicemente di democrazia e di diritti universali della persona.

Scontro su gay e primarie, Bersani: basta beghe



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