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Quanti ricordi affidiamo alle nostre foto? Quanti documenti più o meno importanti salviamo sul pc? E diciamocelo, quanti di noi si pongono realmente il problema di fare un backup periodico?Lavorando in un negozio che fornisce assistenza tecnica per i pc so bene che questo è un problema concreto, quando ci portano un pc per guasti di qualsiasi tipo al 90% la richiesta sarà "salvare tutti i dati", il restante 10% comprende clienti che non tengono dati importanti e quindi non gliene frega nulla e clienti che invece hanno provveduto ad effettuare backup regolari.
E cos'è la cosa più importante da salvare per un utente domestico? Ma sicuramente le foto! La rivoluzione digitale ha permesso a tutti di scattare enormi quantità di foto a costo zero (purtroppo è passata l'epoca "poche ma buone", ma questo è un altro discorso...), si immortala qualunque cosa generando una mole immensa di ricordi che, in qualche modo, vanno preservati, anche se di molte cose dopo un po' non ne ricorderemo neanche l'esistenza (per esempio, una mesata fa ho formattato il mio hard disk per inserirlo nel mio nuovo pc e, salvando appunto le foto, ho trovato cartelle di eventi dei quali non avevo memoria alcuna), e qual è il miglior modo per preservare suddetti ricordi?
E facciamo ora un breve escursus sui supporti di memoria: per chi non lo sapesse gli hard disk sono degli apparecchi estremamente delicati, semplificando al massimo sono tanti dischi impilati sui quali legge/scrive una testina con un meccanismo simile ai vecchi giradischi ma con una sostanziale differenza: la testina non ha un supporto fisso ma è in sospensione magnetica, ed è proprio per questo motivo che gli hard disk sono così sensibili agli urti, una volta che la testina esce fuori dalla sede è estremamente difficile (per non dire impossibile) rimettercela, diventa così anche estremamente difficile recuperare i dati all'interno e le poche ditte specializzate che lo fanno (in Italia una sola a Pordenone) si fanno pagare fior di quattrini.
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Per limitare in qualche modo questo tipo di danni Toshiba ed HP forniscono i loro portatili di un software il quale, quando avverte un brusco spostamento del laptop anche di poca intensità, spostano la testina in una posizione più sicura e lo comunicano all'utente mediante avviso sul desktop, ma la vera soluzione in questo campo sono i recenti dischi allo stato solido (o SSD, Solid State Drive), hard disk leggerissimi che lavorano su memorie flash come se fossero dei pendrive ma molto molto più veloci degli hard disk "classici" (fidatevi, finché non ne vedrete uno all'opera non vi farete un'idea corretta) in lettura e scrittura e, soprattutto, non avendo parti mobili all'interno sono molto meno soggetti a rottura. Difetti? Al momento il prezzo, abbastanza proibitivo, oltre al fatto che sul mercato è praticamente impossibile trovarne di capacità superiore ai 128 GB, speriamo in un aumento di disponibilità in tempi non troppo lunghi.Detto ciò, anche questa volta abbiamo finito, con chi vorrà ci ritroveremo sempre su questi schermi.
Alla prossima!
Srnicek