Ho smesso di credereagli occhi di un angelol'inverno passava e turestavi in un angolo
Da bambini siamo naturalmente inclini a credere in tutto ciò che ci viene detto. E’ una fiducia incondizionata che riponiamo nelle persone che ci sono accanto e alle quali affidiamo i nostri sogni e le nostre migliori aspettative…
cosìcon un sognoche sembravagrande come il cielopiù del mondo intero
Poi, crescendo, arrivano le prime difficoltà, le prime nuvole che passano sui nostri cieli azzurri e stellati non appena esploriamo un mondo allargato dove le differenze diventano diffidenze o atteggiamenti di chiusura verso i nostri problemi …
noi buttati vianel buio della nostra etàcolpiti noidalle parole come colpi di fucilee dagli sguardi senza mai capirequale fosse quel confine per trovare l'anima
L’arte oratoria dei grandi filosofi della cultura classica è un privilegio che appartiene a un passato glorioso che non si è più ripetuto …
Ho smesso di credereai muti che parlanoe a quelli che inventanoe invece non cambiano
Il protagonismo, gli slogan, il falso buonismo, si sono proiettati nell'immaginario collettivo annientando le idee, la riflessione, il discernimento. Solite facce dello stesso colore che si vedono apparire sul carrozzone della ribalta dal quale non s'intende più scendere … perchéda sempretra la gentevendono illusioni ed imitazioni
Frastornati da tutto quello che ci viene imposto, dalle immagini alle parole che si susseguono con un ritmo incessante al solo scopo di creare l’effetto “stordimento” …
noi..colpiti noidalle parole e dalle storie senza finee dalle attese giù al portonesenza mai capire come fare per trovare l'anima
… Per poi ritrovarci nel nostro isolamento interiore
Ho smesso di credereai sogni e alle favolel'inverno passava e turestavi in un angolo
(Tratto da “Le parole del mio tempo”)http://feeds.feedburner.com/VittorianoBorrelliLeParoleDelMioTempo