Ho solo una tacca

Creato il 16 febbraio 2012 da Antonio
Guarda il suo gingillo tecnologico, lo muove tra le dita agili, lo sguardo è perplesso. Non riesce a spiegarsi come quel gioiello del progresso possa essere inutile per un po' di tempo. Quando l'ha comprato ha creduto che quell'oggetto fosse un'assicurazione per mettersi in contatto con il mondo in ogni circostanza, invece qui sul treno in corsa tra una galleria e l'altra lungo questa tratta quell'oggetto è solo un pezzo di plastica e silicio inutile e non consente di parlare proprio con nessuno.
Questo tempo potrebbe essere impiegato a guardare il paesaggio e pensare. Inconcepibile.
Il cellulare di ultima generazione si muove da una mano all'altra. Ogni tanto riprova a fare il numero ma la linea resta il tempo sufficiente per dire "era caduta la linea", informazione peraltro inutile da dire perché ovvia. I preziosi servizi della telefonia mobile non ti lasciano mai solo, appena la linea torna  un messaggio avverte immediatamente te e l'utente chiamato che potete di nuovo chiamarvi. Che meraviglia! Le dita partono veloci nello sprint ma un'altra galleria è in agguato pronta ad inghiottire il treno, "Pronto, pronto, pronto", la linea è caduta di nuovo. "Che tortura avere solo una tacca!" Sbuffa, l'idiota.
Abbia pazienza, lungo questo percorso non c'è linea, per via delle gallerie non è possibile usare il cellulare. Non è possibile farlo? Che bestemmia è mai questa?! Ci sono gallerie dove si può tranquillamente parlare....
***
Già in un'altra occasione ho annotato sul mio taccuino l'edificate dialogo al cellulare cui, mio malgrado, ho dovuto assistere in treno, lungo la stessa tratta. Quello che riporto oggi è più didascalico ma la sostanza non cambia. Che dire? Sto diventando sempre più insofferente di fronte a questi episodi. Sono convinto che dopo l'automobile i cellulari siano l'altro oggetto che fa degli umani la propria protesi. In altre parole le automobili si servono degli umani per spostarsi, mentre i cellulari se ne servono per rimanere in contatto. Questo sembra accadere un po' con tutti gli oggetti che invece di emanciparci da un bisogno creano delle vere e proprie dipendenze ma nel caso di automobili e cellulari siamo ormai a livelli che urge un programma di disintossicazione.

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