Care donne, stavolta tocca a voi essere messe sotto torchio, che dai, non posso mica prendermela sempre con i maschietti, su.
Ecco, inizio subito sparando una sentenza: Secondo me una delle cause di divorzio, interruzione di relazione, bruschi addii, è la biancheria da notte femminile. E in particolare, lui, l’abito serale per eccellenza…il pigiama.!
Ho come la sensazione di sentire un caricamento di munizioni in una carabina (quasi quasi cestino anche questa bozza).
I più gettonati sono con gli orsetti, i cuoricini, le bamboline, gattini …in cotone, o peggio flanella, con colori che più che riposo evocano mal d’auto.
Cavolo ma esiste un bon ton anche per la vita di coppia ! Il problema principale è che il consolidamento di una relazione è inversamente proporzionale all’uso di sottovesti e perizomi. La mancanza di formalità di solito porta a lasciarsi andare alle peggio cose e diciamocelo, un pigiamone di flanella è una delle cose peggiori che un maschio sano possa incontrare durante il tragitto dal bagno al materasso. Ma anche per noi uomini adagiarsi è deleterio, quindi è vietatissimo girare per casa con i calzini di spugna bianchi e la tuta bucata, che tanto non ci vede nessuno. Cristo santo, ci vede lei!
E’ un discorso vecchio come il mondo, la relazione inizia in seta frusciante e pizzo e poi finisce sempre in mutandoni a coste e scialle della nonna. Questa decadenza, da entrambe le parti, dovrebbe essere considerato un reato penale. Passare dalla trascuratezza estetica a quella sentimentale è un attimo, perchè dai, anche se brutto da dire, noi uomini (ma anche voi donne, ne son sicuro) abbiamo continuamente bisogno di stimoli “giusti”. Quando nasce una storia il desiderio è bello vivo e vegeto, basta uno sguardo per accendere una miccia e siamo pronti a saltarci addosso anche se uno indossa un parka della Lapponia e l’altra uno sarong cambogiano, dopo qualche anno il desiderio vegeta e basta. E’ necessario quindi dargli un aiutino e uno scafandro di pile (detto pail) con la facciona di un animaletto non è sicuramente la cura migliore. Che poi già ti vedi nella posizione del missionario con quel maledetto pinguino che ti fissa con occhi sbarrati e tu ti deconcentri facendo di tutto per evitare il suo sguardo. Senza successo. Così lui raggiunge il suo scopo e tu che pensi “non scopo” (vi lascio il libero artitrio sulla tonalità degli accenti).
Adesso non voglio fare l’elogio del perizona,degli slip brasiliani o del filo interdentale, ma ogni tanto belle signore sacrificatevi un minimo, per noi, ma anche per voi, perchè alla fine avrete anche voi la vostra dose di soddisfazione e anche se immagino (e ripeto…immagino) che possa dare fastidio avere qualcosa che si incastra dove non batte il sole, fateci contenti, vi assicuro che il tempo del disagio sarà limitato, certi indumenti non sono fatti per essere indossati a lungo. E noi uomini…dai, noi cadiamo nei soliti luoghi comuni, su, diamoci una pettinata, ora non dico di lavarsi i piedi, ma almeno una sciacquata alle ascelle ogni tanto non ci farebbe male e poi vogliamo deciderci a buttare nella spazzatura quella canottiera bianca da muratore moldavo? Vi svelo un segreto: non siamo sexy con quell’affare addosso, non assomigliamo affatto a Bruce Willis in die hard, ma ad Umberto Bossi col sigaro alla festa della Padania, inoltre passare le domeniche sul divano con la barba incolta, i capelli pettinati con i petardi e le pantofole della squadra del cuore non è sicuramente la terapia d’urto ottimale per risvegliare la libido della partner.
Organizzare un pigiama party con il compagno puo’ essere un’idea carina, ammesso che sia attuata massimo una volta al mese, perchè ritrovarsi una sera si e l’altra pure a sbriciolare croste di pane nel letto e addormentarsi con pezzetti di pizza nei capelli non è romantico, è da senzatetto.
Diamo una rinfrescata al nostro guardaroba notturno e la nostra intimità ci farà un applauso, e se proprio sentiamo il desiderio di vedere animaletti coccolosi non cerchiamoli nell’armadio, facciamoci un giro al bioparco.