In pratica, a basso costo, mi sono, anzi ci procuriamo un sogno. Per il fisco invece il guadagno non è immaginario ma reale. Su ogni euro, la metà se la incassa senza neppure il minimo sforzo. Leggevo stamani su La Stampa un articolo di Piero Bianucci in cui evidenzia le probabilità di vincita giocando a questo maledetto gioco. Tra i vari esempi:
I cellulari nel mondo sono quasi 5 miliardi, ma c’è chi ne possiede più di uno e in un dato istante molti sono spenti e una quota considerevole è in modalità segreteria. La probabilità di vincere al Superenalotto è paragonabile a quella di comporre un numero a caso e sentirsi rispondere da Barack Obama.
Oggi ho speso 5 euro, ma non mi ha risposto nessuno.