Con: Billy Crystal, Marisa Tomei, Bette Midler e Tom Everett Scott.
USA - 105 minuti - Commedia.Trailer in inglese - IMDB - Wikipedia
Alice si trova costretta a chiedere aiuto ai suoi genitori, Artie (Billy Cristal) e Diane (Bette Midler), perché badino ai suoi figli per una settimana. I nonni si trovano così a dover affrontare i tre nipotini che praticamente non conoscono e i loro problemi: ansia, amici immaginari e balbuzie. Una commedia giocata sul gioco tra genitorialità vecchio stile e i nuovi modi di fare dei genitori moderni.
Questo film mi è sembrato l’episodio di una serie TV italiana. L’ho pure visto in due sere, sperando che migliorasse sul finale, ma la verità è che questa commedia è così sostanzialmente trascurabile da poter passare alla TV al posto di un film di Rosamunde Pilcher: la prima cosa a cui ho pensato quando è finito è che avrei potuto metterlo su mentre stiro, quando, come intuirete, do più attenzione alle pieghe sulle t-shirt che a cosa succede sullo schermo.
A me Billy Crystal piace tanto e con la Midler crea una coppia che si poteva sfruttare decisamente di più, ma a causa del target scelto si finisce per sorbirsi scene e cliché che magari ti strappano un sorriso, ma che sommandosi ti danno meno di una puntata di Colorado Cafè (altra cosa che ho visto solo una volta in vita mia ed è stata sufficiente). Il problema credo stia proprio nel target scelto, ovvero quello di figli accompagnati da mamma e papà (che per una sera cercano di staccare la prole da qualsiasi altra distrazione tecnologica): in poche parole non so quanto questo film piacerà agli scaltri pargoli a cui è diretto. L’idea di base è sempre attuale – l’educazione ai nostri tempi e a quelli dei nostri genitori/nonni e le loro diversità – e lungo il film ci sono anche momenti gradevoli e nostalgici, ma per il resto rivedrete i soliti equivoci e le solite situazioni con un tocco di infantilismo in più.
Questo cast si poteva sfruttare meglio: giocare di più sulla coppia di nonni – su qualche battuta più sottile di Crystal e usando di più il talento della Midler – e su una maggiore audacia negli sketch.
Gli do un 5.