Hobbies. Ovvero: quando un musicista non suona, che fa?

Creato il 25 luglio 2012 da Scribacchina

Già. Vi siete mai chiesti, soliti lettori, che vi combina un VIP del musical universo quando non è in tournée? O quando non è in studio di registrazione? O quando non sta autografando ciddì? O, peggio, quando non è protagonista di qualche glam party?

Di casi umani ve n’è diversi; mi limito qui ad elencarvene tre.
Il buon Bruce Dickinson, quand’è nojato dal microfono, cerca il brivido alla guida d’un aereo di linea.

Il fascinoso Sting produce vinello nella sua tenuta in Toscana.

L’inarrivabile Steve Vai (innalzato dalla sottoscritta a testimonial ufficiale dell’acqua Sanpellegrino) si dedica invece ad altro, curiosissimo hobby.
Oh, intendiamoci: curiosissimo per lui, astro della sei corde.
Mica per noialtri comuni mortali.

Api.
Sì: Steve alleva api nella sua tenuta di Encino, California.

«Sono diventato apicoltore per puro caso – ricorda Vai, membro onorario della British Beekeepers’ Association -. Per chissà quale ragione, uno sciame di api decise di costruire un alveare sul muro della casa a lato della mia; i vicini non erano felici, ma in compenso il giardino di mia moglie diventò meraviglioso. Quando io e la mia famiglia ci trasferimmo, decisi di piantare alberi da frutto e scoprii che le api da miele erano il sistema migliore per impollinarli, così presi il mio primo sciame di api. Da allora facciamo il miele tutti gli anni; una parte della produzione la regaliamo, l’altra la rivendiamo tramite asta e devolviamo il ricavato in beneficenza».

Far l’apicoltore è attività rilassante, per il nostro Steve. Quasi come coltivare l’orto, leggere o – per noialtri – suonare il basso.
«Le api sono creature affascinanti: prendersi cura di loro è una sorta di esperienza Zen. E’ uno dei pochi momenti della giornata in cui faccio qualcosa solo per me; posso dimenticare tutti gli obblighi contrattuali e starmene tranquillo con le mie api».

La mielosissima attività del buon signor Vai non finisce qui: Steve, infatti, tieni piccoli corsi d’apicoltura nelle scuole. Tutto ebbe origine quando un suo vicino di casa apprese ch’egli allevava api; gli chiese dunque di fargli un gran favore: andare nella scuola dei figli per illustrare ai monelli in cosa consisteva il suo hobby.
Personaggio curioso, il vicino di casa della famiglia Vai: soliti lettori, vi pare ammissibile abitare accanto ad un’icona vivente della chitarra, mostro sacro della sei (ma anche dodici) corde, e chieder lui d’andare nella scuola dei figli non per spiegar loro come si suona una chitarra, NO!, ma per illustrare ai pargoli la vita delle api?
Tutto ciò è fantascienza, a mio giudizio.

Comunque, per il buon Steve quella fu un’ottima occasione per ricordarsi cosa significa aver a che fare con dei piccoli diavoli.
E a giudicare dai sorrisi, immagino sia stata un’impagabile esperienza sia per il
guitar hero sia per gli scolaretti:


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