Penso di avervi già parlato delle mie serate trash, perché su questo blog tendo a raccontarvi di tutti i deliri che mi passano per la testa. Nel caso - poco probabile, dato il mio risaputo egocentrismo - che non l'avessi fatto, o che ve ne siate dimenticati, vi ricordo che ho una vita di merda, e per totalizzare questo squallore ogni tanto insieme a degli amichetti daun e ghei mi do alla visione di film zozzi. Film di merda, casomai non l'aveste capito, quindi film trash, per certi versi, anche se il trash ha dalla sua più di una sfumatura A questo giro era toccato a tal Hobgoblins, trovato casualmente da un trailer su youtube e che a una prima occhiata sembrava anche vagamente guardabile - o come possono essere guardabili certi horror nati negli anni Ottanta. Questo poi doveva essere stato concepito sulla falsa riga di Gremlins, un classicone che a suo modo ha fatti la storia, quindi magari era anche l'occasione per vedersi un horror demenziale che strappasse almeno qualche risate. Così una sera ci siamo ritrovati, abbiamo cercato il file sul pc e abbiamo schiacciato il tasto play... poi sono partite le bestemmia.
Kevin è un giovanotto, snobbato dalla ragazza e sbeffeggiato dagli amici, che ha trovato occupazione come custode notturno in un vecchio studio cinematografico. Senza farlo apposta però libera delle strane creature extraterrestri, custodite dal capo-custode lì dentro da oltre un trentennio, che hanno uno strano potere: leggere nella mente delle perosne e rendere reali i loro desideri più segreti...
Ci sono tante cose che servono per fare un bel film, o libro, o fumetto che dir si voglia. Molti diranno che basta una buona idea e... beh... di sicuro una buona idea aiuta di certo, ma per realizzare qualcosa di buono serve anche altro. Serve la capacità di saper raccontare qualcosa, che alle volte è qualcosa di più importante del film stesso che si sta guardando. Ho conosciuto persone che hanno saputo farmi ridere con la barzelletta dell'uomo che entra nel caffè e fa splash, e si tratta di una berzelletta vecchia come il cucco, eppure loro hanno saputo renderla divertente. Il saper raccontare qualcosa è anche ciò che può rendere passabile una storia scialba come il finale di Twilight e altamente ininfluente qualcosa come il finale di Harry Potter, quando quest'ultimo partiva da una genesi cartacea decisamente più allettante e ben strutturata. E in questo film gli elementi per creare qualcosa se non epocale almeno curioso c'erano tutti: mostri che sanno rendere reali i sogni più segreti delle persone, senza contare che tali esseri erano costruiti in uno studio cinematografico, il luogo dove per certi versi i sogni prendono vita. Un concetto per certi versi bellissimo, ma mandato in vacca grazie a una realizzazione davvero infima. E non venitemi a parlare di budget ridotto, perché voglio ricordare che con i medesimo mezzi Sam Raimi aveva fatto La casa, quindi per fare qualcosa di buono il più delle volte ci vuole solo competenza e passione. Cose che qui mancano - o almeno, manca la prima - perché di certe trovate proprio non me ne spiego il motivo. Oltre agli alieni realizzati con dei peluche, che è sicuramente il guaio minore del tutto, ci sono sequenze allungate all'inverosimile per fare da mero riempitivo [seriamente, in una scena al bar riprendono un gruppo che suona una canzone per tutta la durata della canzone, senza che nel mezzo avvenga nulla!], cose che dovrebbero accadere ma che non vengono manco riprese [la fuga degli esseri è solo accennata da uno dei personaggi, non si ha modo di assistere ad essa], sogni che colpiscono solo determinati individui, salti di logica [ma vabbeh, non che ci si aspettasse molto di diverso] e, cosa più grave di tutte... non si vede manco una tetta! E che horror di merda è un horror dove non si vede manco una tetta, scusate, specie quando la materia prima non manca... a questo però aggiungiamo la totale incompetenza di tutti gli attori, sì, tutti, nessuno che si salvi (quindi la necessità di vedere le ragazze nude le rendeva almeno utili in qualcosa) e il gioco è fatto. La prova fondamentale e necessaria che una buona idea, quando è in mano a dei tecnici non all'altezza, diventa del tutto inutile. E vorrò dire qualcosa se Il grande Gatsby di Luhrman non mi ha detto nulla nonostante sia fedelissimo al libro. Eppure qui non si tratta di capolavori senza tempo, si tratta di un film trash che dovrebbe avere almeno la compostezza di saper divertire come è stato in grado di fare un certo Machete. Solo che lì dietro la cinepresa e alla sceneggiatura avevamo Robert Rodriguez, che non è proprio il primo stronzo che passa. Qui invece abbiamo Rick Sloane, che un po' pirla sembra davvero esserlo. E cosa ancora più inconcepibile, nel 2009 gli è stato commissionato un sequel di 'sta roba - ma col cazzo che me lo vado a vedere, quello!Meritatamente fra i peggiori film della storia. Ma, e qui sta veramente la cosa brutta, non abbastanza brutto da entrare nel mio fantomatico Museo degli orrori.Voto: ★