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Hockey Ghiaccio: Silvia Carignano e Debora Montanari, le olimpioniche dei Torino Bulls

Creato il 21 febbraio 2015 da Sportduepuntozero

torino bulls - silvia carignano“Un cannoniere e un portiere, determinati e scatenati, hanno la classe dei fuoriclasse…”. Ecco come iniziava la sigla italiana di Holly e Benji. Immaginiamo adesso di sostituire l’erba del campo da calcio con il ghiaccio, il pallone con il disco e la New Team con la squadra femminile dei Torino Bulls. Anche la formazione gialloblu ha i suoi Holly e Benji; si chiamano Silvia Carignano e Debora Montanari. La prima, “tuttocampista” classe 1987, è capitano e top scorer; la seconda, classe 1980, è l’estremo difensore. Le accomuna la maglia attuale e il passato in nazionale, condiviso in diverse edizioni dei Mondiali e alle Olimpiadi Invernali del 2006. A settembre hanno deciso di lanciarsi in una nuova avventura, cioè guidare la neonata compagine “rosa” dei Torino Bulls, alla prima partecipazione assoluta nel campionato di serie A. Silvia aveva una gran voglia di tornare sul ghiaccio dopo due anni di inline, ha lavorato sodo per recuperare la forma migliore e a giudicare dalle prestazioni ci è riuscita in pieno. Debora aveva pensato di appendere i pattini al chiodo per dedicarsi completamente ai suoi due bambini, ma ben presto ha cambiato idea. “La nostra è una squadra che a parte qualche giocatrice esperta schiera tantissime ragazze” spiega, “quindi  a settembre ho provato perché mi piaceva l’idea di dedicare la mia esperienza alle giovani; e loro mi hanno convinto a rimanere, con il loro entusiasmo, la loro voglia di imparare e la disponibilità ad ascoltare i consigli delle più “vecchie””. “L’idea di una nuova sfida in serie A mi stuzzicava non poco” racconta Sissi, “e poi mi piace allenarmi con le “piccole”, incoraggiarle, vederle crescere e migliorare”.

Le due campionesse hanno spinto la squadra fino ai playoff e domani sera guideranno le compagne alla prima sfida contro le fortissime Eagles Bolzano. Silvia lo farà in pista, Debora non prenderà parte alla trasferta ma da casa sarà la prima tifosa gialloblu e in settimana ha già spronato il gruppo con queste parole: “sarà una sfida difficile ma è la partita giusta per mostrare quello che sappiamo fare davvero. Non abbiamo niente da perdere e sarà in ogni caso un ottimo allenamento e una bella esperienza”.

Nel corso della stagione le ragazze dei Torino Bulls sono cresciute moltissimo tecnicamente e come collettivo, nonostante le poche occasioni per allenarsi tutte insieme. “Qualcuna è di Torino, altre arrivano dai settori giovanili di Valpe, Como e Pinerolo” spiega Silvia Carignano, “ma il gruppo è unito come se si frequentasse da una vita. Questa intesa ci ha permesso di innalzare il nostro livello, ciò che era il nostro primo obiettivo dell’anno”.

hockey ghiaccio - debora montanari

L’altro traguardo (i playoff) è stato raggiunto due domeniche fa nello spareggio contro Egna. Sempre contro Egna, a novembre, è arrivato il primo successo in campionato, deciso da una tripletta del bomber gialloblu. “Un’emozione fantastica anche per la fascia di capitano che porto” ricorda Sissi, e con la compagna aggiunge: “riguardo all’ultima vittoria che ci ha qualificato alla post season siamo entrate in campo cariche e ci abbiamo creduto da subito. Non ci siamo iscritte alla serie A per fare le comparse ma anche per toglierci qualche soddisfazione”.

Una nuova sfida è alle porte. Debora Montanari e Silvia Carignano ne hanno vissute parecchie durante la loro carriera. Entrambe con fratelli hockeysti hanno cominciato a giocare Torre Pellice negli anni ’90. Debora è diventata ben presto portiere e se è diventata così forte parte del merito è anche del suo primo allenatore Vladimir Nadrchal, “che mi ha insegnato tutto e mi ha trasmesso la sua passione”. Poi una parentesi a Como, quindi All Stars e Real Torino, fino all’attuale esperienza ai Bulls. Silvia ha invece girato tra All Star, Draghi e Real Torino.

Ma le due giocatrici, accomunate anche dalla carriera nell’hockey inline, sono unite soprattutto dalle esperienze in nazionale. “Ogni momento trascorso con la maglia azzurra è meraviglioso e indimenticabile ma le Olimpiadi vanno oltre” afferma il portiere, “all’esordio contro il Canada facevo fatica a stare in piedi; è stato il premio per una vita di allenamento e sacrifici”. Sissi ha un tatuaggio che le ricorda i Giochi, anche se le emozioni della cerimonia di apertura e dei match di fronte al proprio pubblico sono cose che non andranno più via. E adesso che si sono rimesse in gioco nell’avventura con i Torino Bulls, gol e parate sono solo una parte di ciò che Silvia e Debora possono dare alla squadra; la voglia di giocare e di allenarsi, la loro grinta e l’esempio valgono molto di più.


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