“Hogard faccia di drago”, edito da Lapis, è scoppiettante e movimentato, allegro e colorato.
Una lettura sicuramente accattivante, attrattiva per i bambini che hanno già acquisito le competenze della lettura autonoma ma hanno ancora bisogno di cimentarsi con testi brevi, agili, alleggeriti e rallegrati da ampie e numerose illustrazioni.
Le figure infatti acquistano qui un ruolo di primo piano, non soltanto accompagnando la narrazione verbale ma anche integrandola, aggiungendo alle parole una buona dose di humor e vivacità, e perfino, in alcuni punti, colmando di senso parte del racconto.
E’ un tratto mosso, fumettistico, buffo, adatto ad una storia rocambolesca, avventurosa, con battaglie, magie e colpi di scena.
Siamo nella leggendaria terra di Camelot ma è passato qualche tempo da quando Re Artù e i suoi fedelissimi della celebre Tavola Rotonda amministravano il regno con giustizia, fedeli ai valori del Codice dei Cavalieri.
Una fata cattiva, Morgana, e il suo figlioccio tonto ma crudele, Il Cavaliere Nero, siedono ora sul trono facendo il bello e il cattivo tempo a discapito dei poveri sudditi.
Sembrerebbe tutto perduto – perfino Lancilotto è decaduto dal suo passato prestigio – quando il caso ci mette lo zampino facendo sì che un grosso uovo di drago finisca tra le mani di una goffa e vecchia strega.
Magagna – nomen omen, anzi donna – combina un bel pasticcio tra pozioni e progetti per la cena; ed è così che dal suo pentolone, nel quale è caduto per sbaglio l’uovo assieme ad ingredienti magici, esce fuori Hogard, uno strambo personaggio dalle fattezze umane e il testone di drago.
E’ un incontro fortuito a cambiare il suo destino: quello con il leggendario Mago Merlino, ritiratosi a vita privata dopo la disfatta dei suoi protetti cavalieri.
Merlino e Hogard si trovano per caso – e il pensiero va a “La spada nella roccia”, il romanzo di White e, anche, la versione cinematografica d’animazione nota ai più – ma il primo subito intuisce le potenzialità del secondo e, come fosse un novello re Artù ragazzino, lo fa suo discepolo.
Da qui le vicende accelerano rapidamente e il regno di Camelot può finalmente sognare – e poi acclamare – un salvatore in grado di sconfiggere la malvagia fata Morgana e il suo arrogante fantoccio Cavaliere Nero.
Tra incontri, battaglie, rivelazioni e sortilegi, il tutto condito da azione e molta ironia.
Hogard, come molti protagonisti di romanzi per ragazzi, è un simpatico mezzosangue che della sua diversità fa forza e non debolezza, che vince col coraggio spontaneo e irrinunciabile dei giusti.
Oltre al buffo draghetto, tra le pagine tanti altri gustosi comprimari, dall’intraprendente Merlino alla gentil Fiamma, dal bravo oste al minaccio prima e complice poi drago alato.
Macchiette di cui ridere con gusto, perfino quando fanno delle sonore e giuste brutte fini.
Una narrazione, sia verbale che iconica, sorridente e ammiccante, che pare elargita proprio con l’intento di divertire, far evadere con la fantasia e col buon umore, regalando così alla lettura una veste di giocosa, e gioiosa, avventura.
(Età consigliata: dai sette anni)
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