Siamo tornati domenica dalle vacanze. Incurante della pancia, non sono riuscita a rinunciare al campeggio. Allo stare in costume tutto il tempo, a cucinare all'ombra degli ulivi, a svegliarmi con il suono delle cicale (alcune mattine le avrei sterminate tutte) e ad andare a letto con quello dei grilli. Non ho potuto rinunciare all'avere il mare a pochi passi di distanza e a sentirne l'odore ogni volta che annusavo l'aria. Mio padre ha cercato di impedirmelo in tutti i modi, è faticoso mi diceva, e se poi stai male e se poi succede qualcosa, certo era facile dirlo mentre aveva era in piscina, in un hotel di Maratea. Così fino a quando non siamo partiti, mi propinava ogni giorno una soluzione diversa. Una casa lì, un settimana in hotel là, ma quello di cui sentivo il bisogno era il senso di libertà assoluta che solo il campeggio ti dà, stanchezza e mal di schiena inclusi (dormire in tenda non è il massimo della comodità). E così anche queste vacanze sono andate.
Oggi è il mio primo giorno ufficiale di maternità. Fino a ieri ho lavorato e ad oggi manca esattamente un mese alla data presunta del parto. è quasi tutto pronto, ho fatto spazio nel fasciatoio e tra le cose della Princi sistemato le prime tutine del Pupo. Ho fatto la valigia della maternità ed ora non mi resta che attendere. Che in pratica è la cosa più difficile. In ogni caso il trucco è tenersi impegnati. E gli impegni, quelli, non mancano mai.
Ho ancora le borse delle vacanze da disfare e la casa da rimettere in ordine dal rientro, in più fervono i preparativi per il compleanno della Princi, che tra 15 giorni compie 4 anni e se ci penso mi viene il magone. Minchia 4, sembrano saltati fuori così dal cilindro e invece sono tutti li, nelle cose che dice, nei movimenti che fa, nelle domande strambe e nella sua filosofia da strapazzo.
Il mese prossimo sarà davvero un mese di grandi novità, e le stiamo aspettando tutte con tanto pathos che questi ultimi giorni di agosto sembrano davvero non voler passare mai. Il Blog come avrete certamente notato è stato un tantino messo da parte, ma certe volte la vita ti prende talmente tutto che non hai nemmeno il tempo di raccontarlo.
Una volta ad un corso di fotografia ricordo che il prof. fece un appunto sulla scelta di scattare o meno una foto. Ovvero nella scelta di vivere quel preciso momento da protagonista, oppure scegliere di esserne spettatore da dietro l'obiettivo della fotocamera. Gustare ogni sensazione che ci viene regalata in quel singolo istante o scegliere di inquadrare tutto secondo l'angolazione giusta e però perdere poi tutto il resto.
Un pò succede così anche con il blog. Per tenerlo aggiornato tendiamo a convertire tutto in parole anche quando non sono sufficienti, mentre alle volte certe cose dovrebbero rimanere libere da sintassi e schemi, libere di circolarci nei ricordi, nei pensieri, ogni volta diverse, ogni volta come volgiamo.
Che poi è impossibile scrivere tutto qui, quindi tanto vale vivere a pieno senza stare troppo a pensare se poi ci sarà il tempo di scriverne o meno.
Poi però mettiamoci anche una mano sulla coscienza e diciamocelo, buona parte della colpa di tutti sti blog abbandonati ad agosto ce l'ha anche la pigrizia. Vuoi mettere, stare davanti al PC con il culo che ti si incolla incolla alla sedia per il caldo e il gustarsi un gelato con i piedi in ammollo. Ammettetelo, su via. Ecco a proposito di abbandono ora vi lascio che devo finire le confettate per la nascita dal Pupo. Appena le termino ve lo mostro, in tanto un anteprima l'avete già vista.
Song: Kasabian - Goodbye Kiss