E se l’incontro avviene a tavola ancora meglio!
Finalmente Emi (e James) hanno deciso di accontentare la mia curiosità culinaria: mangiare cibo giapponese preparato in casa!
CosĂŹ l’altra sera con poco più di 20 minuti di BTS ho attraversato Bangkok per andare a casa loro e osservare Emi San mentre abilmente preparava uno dei miei piatti preferiti, i GYOZA.
Quando si parla di gyoza ci si riferisce a una sorta di ravioli o fagottini ripieni di carne e/o verdure di origine cinese diffusosi poi anche in Giappone e Corea dove, ovviamente, hanno subito delle variazioni. Personalmente preferisco i gyoza giapponesi ai jiaozi cinesi (che non vanno confusi con i wonton) - per la versione coreana invece mi sto organizzando.
Sono arrivato a casa loro che la sfoglia era già stata fatta e Emi aveva chiuso più di 70 fagottini… ho davvero pensato di essere arrivato nel paradiso degli amanti dei gyoza! Il profumo della salsa di soia era inebrante.
Emi all’opera!
Ovviamente non potevo non farmi dare la ricetta - che su richiesta di qualcuno condivido con voi!
La ricetta originale, facile no?
Tranquilli, me la sono fatta tradurre e spiegare…
Gyoza Skin - la sfoglia:
Ingredienti:
- 250 gr di farina bianca
- un piccico di sale
- 150 ml di acqua bollente
Preparazione:
Si amalgama la farina al sale e si aggiunge lentamente l’acqua calda mescolando velovemente con una forchetta. Quando la temperatura si è sufficientemente abbassata si prosegue ad impastare con le mani e si forma una palla omogenea. A questo punto si divide l’impasto in 4 parti e si formano dei cordoni da cui si ricaveranno dei dischi da spianare accuratamente (una video ricetta passo a passo che Emi mi ha suggerito la trovate cliccando qui).
Ovviamente l’alternativa che in Giappone o a Bangkok è più rapida e semplice è acquistare le sfoglie già pronte al supermercato o in un qualsiasi ristorante giapponese… chissà che anche Emi non abbia fatto cosĂŹ?!
Ricetta per il ripieno: gyoza con carne di maiale
Ingredienti:
- Metà di una palla di cavolo-verza
- Erba cipollina cinese (se disponibile altrimenti la normale erba cipollina andrà benissimo)
- 200 g di carne di maiale macinata
* Ingredienti della salsa
- 100 ml di brodo di pollo
- 1 cucchiaio salsa di soia
- 1 cucchiaio di Sake (se c’è altrimenti non fa niente)
- 1 cucchiaio di fecola di patate
- 1 cucchiaio di olio di sesamo
- 1 Cucchiaino di zucchero
- 1 spicchio grande di aglio
- Sale & Pepe a seconda del gusto
Preparazione:
1) Tagliate il cavolo in piccoli pezzi. Aggiungete il sale ma non mescolate.
2) Mettete tutti gli ingredienti per la salsa (*) nella carne di maiale e mescolare bene per almeno 1 minuto, fino a quando tutto il liquido viene assorbito
3. Prendete SOLO il cavolo e mescolatelo con la carne di maiale condita.
* Il cavolo tagliato e salato avrà prodotto un po’ di liquido: spremete e prendete solo il cavolo
4 Prendete una piccola quantità di impasto e poggiatelo al centro della piccola sfoglia… a detta di Emi inizia la parte divertente! ď�Š
* Spargete sul piano d’appoggio un po’ di farina prima di posare i gyoza, altrimenti potrebbero attaccarsi e rompersi quando li sollevate e prendete in mano. Se cliccate qui trovate un passo a passo fotografico su come vanno chiusi!
Cottura - altrettanto importante della preparazione
- Aggiungete un po’ di olio in una padella antiaderente pre-riscaldata e mettete i gyoza in padella.
- Quando la parte piatta che poggia sul piano di cottura inizia ad imbrunire aggiungete acqua fino ad 1/3 dell’altezza dei gyoza e coprite con il coperchio. Quando tutta l’acqua è evaporata, versare un po’ di olio di sesamo per completare la cottura.
Et voilà… la cena è servita!
Ce ne siamo fatti fuori 80 in 4, compreso quello con la forma di un raviolone all’italiana.
…più che un raviolo sembrava una medusa…
Saranno stati i vapori dell’aceto di soia o il fatto che Emi e James avevano tante belle foto del loro matrimonio in Giappone da farci vedere ma la serata è trascorsa velocemente con un sacco di risate.
E oltre ad imparare come si preparano i gyoza ho imparato anche un proverbio giapponese:
棚ă�‹ă‚‰ă�źă�Ÿă‚‚ă�Ą
tanakarabotamuchi
che può essere tradotto con un “la fortuna è avere un raviolo di riso che ti vola in bocca”
PS: Mi scuso con gli amici foodblogger per la caotica descrizione di come si preparano…ma vi assicuro che il risultato è stato fantastico!