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Un team di scienziati dell’Istituto Max Planck di antropologia di Lipsia guidati da Svante Pääbo sequenziò il DNA mitocondriale (che si eredita solo per linea materna), estratto da frammento osseo di un dito mignolo di un giovane individuo di età stimata tra i 5 e i 7 anni, ritrovato nella grotta di Denisova nella Siberia meridionale.
Ora, attraverso questi studi, si ha la disponibilità di un elenco dei cambiamenti genetici che distinguono gli esseri umani moderni dai loro parenti arcaici. In sostanza gli sudiosi hanno potuto accertare come alcuni geni del parente dell’Uomo di Neanderthal siano sopravvissuti alla selezione naturale arrivando fino ai nostri giorni. Molto rilevante la scoperta che alcune di queste modifiche riguardano geni che sono associati alle funzioni cerebrali e allo sviluppo del sistema nervoso.
Lo studio mostra inoltre che gli uomini di Denisova sono maggiormente apparentati con le popolazioni che vivono nelle isole del Sud-Est asiatico e dei moderni abitanti della Papua Nuova Guinea .
L’ ominide è vissuto in un periodo compreso tra 1 milione e 40.000 anni fa in aree dove esistevano anche uomini di Neandertal e sapiens .