Una nuova casa editrice che salta con slancio nel mondo del fumetto con lo slogan: Be ironic! non può che attirare l’attenzione e stimolare la curiosità. Abbiamo allora cercato sul sito (www.hopedizioni.com) e vi abbiamo trovato, presentate con una grafica moderna e lineare, le notizie essenziali sulla casa editrice e il simpatico booktrailer della pubblicazione d’esordio: Joséphine di Pénélope Bagieu. Sfogliandone la brochure di presentazione, si legge inoltre che la filosofia del gruppo raccolto intorno alla sigla Hop! è “saper ridere di sé per affrontare con leggerezza la fatica del quotidiano”.
Come nasce l’idea della vostra casa editrice? Dove siete e come siete organizzati?Nasce da un caso, la scoperta di un autore, Pénélope Bagieu appunto, sul web. Dall’aver sbarrato gli occhi nel constatare che un prodotto tanto speciale in Italia non esisteva quasi per nulla, dalla convinzione che potesse piacere. Tutto il progetto della casa editrice ruota intorno a questa “scoperta” casuale. Siamo a Pavia. Siamo tutte donne, abbiamo una sede “legale” in dotazione, ma poi ognuna opera negli spazi del proprio vissuto o della propria professione alternativa.
Ci troviamo di tanto in tanto per confronti, idee, brainstorming vari. Lavoriamo tanto via mail. Una realtà liquida e flessibile, una realtà del contemporaneo…
Qual è il significato del nome e del logo?Allez hop in francese è un’espressione di incitazione all’azione, il nostro “su andiamo” il nostro Alè oh oh! Ci sembrava che in un momento un po’ grigio in generale questo nome, corto, d’impatto, divertente, potesse fare la sua.
Il logo sta per: occhi aperti sul mondo, a caccia di vezzi e vizi dell’attualità. Il motivo degli occhi, declinato in vari modi, torna per questo in tutte le collane.
Perché l’abbinamento comic strips e guide?
Come dicevo il progetto nasce da un’autrice che gira intorno alla cosiddetta “chick lit“. Partendo da lì, da quel tipo di donna, ironica, multitasking suo malgrado, abbiamo constatato che in Francia e in Inghilterra, soprattutto, il concetto di guida è particolare, ironico come piace a noi, non illustrato solo con fotografie, ma spesso e volentieri con disegni. Si è deciso quindi di parlare attraverso il fumetto dei problemi di queste donne e di fornire loro dei consigli su come sopravvivere, attraverso guide assolutamente “sdrammatizzanti”.
Per quanto concerne la parte fumetto, quale settore avete scelto di esplorare e perché?Andiamo alla ricerca di fumetti che parlino, sempre e solo con ironia, di tutti quei problemi relazionali che la società e gli obblighi di apparenza originano. Non si vive sempre bene, i rapporti si sono fatti difficili, si sopporta sempre meno per il carico di stress accumulato, le solitudini aumentano, i piccoli crash personali anche. Ne siamo consapevoli in tanti. Vogliamo parlarne, ma provare a sorriderne.
Delle cinque collane che ho letto essere previste, solo la vie en rose è dedicata al fumetto?
No anche la vie en noir, che tratterà delle stesse problematiche relazionali ma in chiave cinica, feroce, comunque divertente, e che sarà anche “maschile”; e poi psy che andrà a sondare i labirinti della mente, le piccole grandi follie di ognuno. Le altre due collane sono glam glam e ça va sans dire e sono le due dedicate alle guide. Una più fashion e una tuttofare.
Attingerete dagli autori presenti sul mercato straniero o non solo?Partiamo con autori stranieri, ma l’intenzione è di attingere anche a illustratori italiani. Abbiamo in mente un paio di temi da sviluppare. Stiamo pensando alle possibili sceneggiature. E vedremo di realizzarle.
Perché la scelta del primo volume pubblicato è caduta su Joséphine?Coup de foudre!
Quali saranno le prossime proposte nel campo del fumetto?
Ci sarà una guida in primavera, della snob “fashionista” Fifi Lapin, un cult inglese universalmente noto al mondo della moda. E poi lei, Pénélope in persona e… la sua vita affascinante.
Per l’autunno vi dovrò dare tra qualche mese l’aggiornamento, siamo in dubbio tra due opzioni.
Quale sarà la linea grafica della casa editrice?
Vogliamo fare sempre volumi tascabili, intendendo maneggevoli, pratici. No quindi all’albo cartonato, bellissimo, ma che in Italia non so quanto riscontro troverebbe. Le guide avranno un formato quadrato, i fumetti dovrebbero mantenere il formato “quaderno” di Joséphine (brossura cucita, 15,8×21,2).
Quali aspettative avete rispetto al vostro lancio nel mondo del fumetto?
Crediamo che questo prodotto, un po’ ibrido, possa ritagliarsi una fetta di mercato particolare, andando a interessare non solo gli appassionati, ma veramente aprendo le porte al fumetto a tutta una categoria di persone non abituata ad acquistarlo. Le vendite internet ce lo hanno già dimostrato.
Che sviluppi prevedete per la parte web?
Il web è un mondo importantissimo, vogliamo certamente godere di tutte le potenzialità che offre. Faremo un booktrailer di ogni prodotto. È utile e divertente, potendo lavorare già in partenza con le illustrazioni. L’impatto è forte.
Immagino poi un lancio delle nostre produzioni (quelle italiane che realizzeremo) con tavole sul sito, anche per saggiarne il riscontro. Per gli ebook aspettiamo: solo in un caso in Francia è stato fatto l’equivalente ebook tra i prodotti che importiamo.
Riferimenti:
www.hopedizioni.com
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