Hope è il nome di una piccola cittadina dell'Alaska ma significa anche speranza, quella di una vita che rispecchi i propri sogni e di un amore che sia travolgente e vero, quello che Sara cerca e vorrebbe nella sua vita.
Sara fa da lettrice per una piccola casa editrice di Boston, scrupolosa esegue il suo lavoro con grande dedizione e il fatto che abbia una relazione con il suo capo Carl non influisce su questo. Lui le ripete che dovrebbe essere più indipendente e così vede il suo inviarla in Alaska per una questione di lavoro come una spinta che lui le da per spiccare il volo, peccato che le intenzioni di Carl non siano così premurose ed altruiste ma piuttosto interessate.
In Alaska Sara non solo si imbatte nel freddo pungente che tanto non sopporta ma finisce per avere un piccolo incidente che potrebbe esserle fatale se non fosse stato per l'intervento di Adam, lo sceriffo di Hope, che la salva in tempo da un principio di assideramento.
Tra i due, inspiegabilmente, scatta subito qualcosa che sfocerà in una intensa notte di passione in una baita immersa nella neve. Cosa succederà dopo? Si conoscono appena, Sara è fidanzata con Carl e Adam sembra avere una relazione con la locandiera per cui, di cosa si è trattato?
Dovranno prima di tutto capirlo loro e poi lo scopriremo anche noi senza contare che vivono a 10mila km di distanza!
Una storia non solo d'amore ma di rivalsa poichè Sara sembra uscire dal torpore che la immobilizzava, riuscirà a realizzarsi davvero nella vita ed ottenere ciò che vuole?
La storia è breve ma coinvolgente, si legge tutta d'un fiato perchè poco impegnativa ma non per questo va sminuita. Un interessante inizio per una scrittrice esordiente.