Hôtel du Parc

Creato il 02 agosto 2012 da Dragor

 

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   “Ma dov’è il parco?”, chiedo al boy che mi mostra la camera. Infatti l’albergo, un edificio dal tetto spiovente che da queste parti sembra la regola,è circondato da un modesto giardino che non si puó certamente definire «parco». «Là fuori», risponde il boy, accennando alla finestra. «Il parco nazionale dei Virunga.» Ma certo, perché non ci ho pensato prima? Rutshuru è il punto di partenza per vedere i gorilla. Se volete vedere i gorilla, venite a Rutshuru. Ma possibilmente non quando su una montagna c’è M23 e sulla montagna di fronte la MONUC con le FARDC che gli sparano addosso. Non si sa mai, un proiettile potrebbe cadervi sulla testa.

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   Ecco il parco dell'Hôtel du Parc. I Virunga, che sembrano chiamarvi come il canto delle sirene

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   In ogni caso adesso la situazione è tranquilla. Cosí tranquilla che decidiamo per una buona notte di riposo prima di andare in montagna a vedere M23. Purtroppo c’è un problema: a mezzanotte mi sveglio con la febbre a 39°, tremando come una foglia. Edwin è nella stanza accanto ma lo chiamo con il cellulare. «Ho la febbre», lo informo. «Malaria ?» «No, devo avere preso freddo». In effetti fa un freddo bestiale. Altro che Africa, sembra il Polo Nord. «Vengo subito», dice lui. Dopo un momento arriva con un kit militare di pronto soccorso. «Ecco qui, prendi questo.» Mi dà una scatola di paracetamol kenyota. “2 compresse ogni 4 ore.” “Per caso nel tuo kit non c’è anche una coperta termica?” chiedo. «No, ma posso darti la mia» si offre lui. «E tu ?» « Non mi occorre, sto crepando dal caldo.» Lascia la stanza e torna poco dopo con la sua coperta che mi getta addosso. Come per miracolo, grazie al caldo e al paracetamol, smetto di rabbrividire. “Sai una cosa?” dico. “Zaïroise è stata una cretina a piantarti per andare in Olanda.” “Davvero?” “Sí. Se tu fossi mio marito, ti terrei stretto.”

   Ride e mi chiede anche un top five. All’africana, con il dorso della mano rivolto verso il basso.

Dragor


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