Hotel Porto Elounda
Fino ai primi anni del decennio scorso si nascondeva a Elounda (Creta), a un paio di km dal paese arrivando da Aghios Nikolaos, un piccolo paradiso: l’hotel Porto Elounda. Non più di 150 camere distribuite tra corpo centrale e bungalows inseriti in un bel giardino, stupenda vista mare, piccola caletta sabbiosa, ampie superfici a prato occupate da sdraio e ombrelloni. Completava il tutto un campo da golf (che esiste ancora) a nove buche, par 3, collocato tra il corpo centrale e i bungalows, arricchito da belle piante di ulivo.
Il servizio era all’altezza della classificazione alberghiera (5 stelle) e del prezzo pagato (tutt’altro che basso).
Tutto era perfetto, non c’era alcunché da migliorare.
Per imperscrutabili ragioni di politica aziendale (o, più semplicemente, per avere maggiore ricettività e, quindi, un numero più alto di ospiti paganti), verso il 2004 (anno più, anno meno) la proprietà decide che è giunto il momento di cambiare: viene costruita una nuova ala del corpo centrale e, sull’altro lato della baia, viene edificato il complesso di suites super-lusso denominato “Peninsula”.
A fronte del maggior numero di posti-letto, la proprietà, evidentemente, si pone il problema degli spazi in spiaggia e crea una nuova caletta artificiale di sabbia adibendola, però, ad uso esclusivo degli ospiti del “Peninsula”. Identica sorte subisce anche una parte delle superfici a prato occupate da sdraio e ombrelloni, con l’inevitabile risultato che, adesso, gli ospiti del Porto Elounda, molto più numerosi di prima, sono pigiati nei residui spazi rimasti a loro disposizione, con ombrelloni e sdraio quasi accatastati gli uni sugli altri.
Contemporaneamente, la qualità generale dei serviziè diminuita, anche per la scelta di privilegiare l’utilizzo di stagisti stagionali a scapito di personale professionale (in numero sempre più ridotto), il tutto senza che i prezzi siano stati adeguati verso il basso.
Il paradiso, dunque, è perduto, o meglio, è rimasto appannaggio soltanto di coloro che possono permettersi di pagare le spropositate cifre richieste per soggiornare al “Peninsula”.
Il Porto Elounda, invece, è diventato un hotel come tanti, l’antica magia non c’è più. Peccato.