Hotel Transylvania, Genndy Tartakovsky

Da Mariparacchini
Titolo originale: Hotel Transylvania
Anno: 2012
Durata: 91 min.
Ogni tanto mi ricordo che oltre all'horror esiste altro, soprattutto se voglio andare al cinema col mio Erre e non c'è niente di decente in programmazione.
Questa volta la scelta è ricaduta su Hotel Transilvania. Ne avevo sentito parlare da alcune mie ex compagne di classe (<3) e sembravano tutte entusiaste, quindi proviamo.
E comunque io sono sempre a favore dei cartoni animati.
Hotel Transilvania racconta la storia di Dracula, rimasto vedovo dell'amatissima moglie Marta, che deve affrontare il complicato compito del padre single di una figlia adolescente, Mavis. Per proteggerla da ogni male del mondo, e in particolare dai quei terrificanti umani (dio, quanto son d'accordo) fa costruire l'Hotel Transylvania, luogo di massima sicurezza.

Davvero, questo film è la tenerezza.
La tenerezza.
Dracula ricorda un po' Gru di 'Cattivissimo me', solo che lui di Mavis è il padre naturale. Con i suoi servitori (che sono zombie, what else?) è severo, il classico capo poco simpatico, poi con la sua bambina (che per tutto il film si piglia dei nomignoli carinissimi!) si scioglie ed è tutto gelatinoso.
Mavis è l'adolescente classica: curiosa, vuole scoprire il mondo, tagliare un po' quel cordone ombelicale che invece Dracula non è pronto a staccare. Il loro rapporto è mostrato dagli inizi, e le prime scene del film in cui Mavis è piccola sono talmente dolci da lasciare le persone (o quantomeno le Mari) meravigliate.

  
La trama è semplice, ma comunque il target sono i bambini, quindi è giusto così.
Quello che mi è piaciuto di più è il fatto che ci sono molte piccolezze, dei dettagli che secondo me fanno la differenza: tutti i personaggi 'mostruosi' realizzati benissimo, l'ambientazione dettagliata e precisa, molto bella peraltro, la presa per il culo strizzata d'occhio a Twilight, meravigliosa.
E la storia d'amore? Vogliamo parlarne?
Ho adorato la totale assenza di smielosità inutili e nocive per l'infanzia.
Niente paroline cucciolinepatatineamorinecipolline. Non esiste il colpo di fulmine, c'è lo zing.
Che alla fine rende molto meglio l'idea, il fulmine ti uccide o se ti va bene ti affumica. Lo zing ti illumina. Molto più adeguato.

Beh, alla fine ogni tanto riemerge il lato da femmina che è in me, e queste storie un pochino mi fanno fare il sorrisino ebete.
La banda dei mostri, comunque, era divertente da morire (capita? eh, capita?). E aveva anche qualcosa dello studio sociologico. La moglie isterica di Frankenstein, la mummia arrapata (porco cane, ha cercato mummiette per tutto il film!), la dirimpettaia appesa alla porta e pettegola..c'erano tutti.
In tutto questo tripudio di mostruosità, poi, ci stavano i grandi temi morali come in ogni cartone che si rispetti, come il pregiudizio e il lutto. E i sacrifici di un padre per far felice sua figlia, tipo strinarsi le ali. Se non è amore questo. .
Quindi, film consigliatissimo a tutte le persone che hanno un cuore e che fingeranno di non notare che Dracula ha lo stesso taglio di capelli di Adam Sandler, il quale, pensa un po', è uno dei produttori e doppiatori.
(Perchè il lupo figliolava come un coniglio?)

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