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House of Cards chiede l'ingresso per girare nel Palazzo di Vetro

Creato il 27 giugno 2014 da Digitalsat

House of Cards chiede l'ingresso per girare nel Palazzo di VetroFrank Underwood e House of Cards in Consiglio di Sicurezza? I produttori dello spietato show sugli intrighi della politica di Washington nato su Netflix e approdato in Italia su Sky Atlantic hanno avvicinato le Nazioni Unite per chiedere di filmare due episodi della prossima stagione al Palazzo di Vetro.

Se la richiesta sarà approvata, Kevin Spacey e Robin Wright potrebbero varcare i cancelli dell'Onu su First Avenue alla fine di agosto. Tra le location richieste dalla produzione c'è la spettacolare Delegates' Lounge con vista sull'East River e la stessa aula del Consiglio di Sicurezza. Ma come in tutte le cose Onu, a dare luce verde dovranno essere i 15 membri del Consiglio, che includono grandi potenze con diritto di veto come Russia e Cina. «Diranno di sì senza un minimo di contrattazione a questo pressing diplomatico in stile Hollywood?», si è chiesta la rivista Foreign Policy che in esclusiva ha appreso della richiesta da fonti diplomatiche.

Particolari obiezioni potrebbero venire per l'appunto dalla Cina: le relazioni tra Washington e Pechino hanno una parte importante nello show di Netflix e i cinesi sono spesso rappresentanti nella parte dei «cattivi». Le riprese in ogni caso dovrebbero avvenire in notturna e durante i week-end per non disturbare il lavoro della diplomazia. «Sono previste scene dentro e fuori l'aula e alcuni pour parler tra ambasciatori, ma non abbiamo ancora particolari sulla sceneggiatura», ha detto una fonte della rivista americana secondo cui non è ancora chiaro se da Turtle Bay verrà luce verde. I contatti tra Netflix e Onu cadono d'altra parte in un momento in cui le Nazioni Unite corteggiano assiduamente Hollywood per usarne lo star power a fini umanitari.

La U.N. Creative Community Initiative - una unità di pubbliche relazioni del Palazzo di Vetro - ha ad esempio il compito di stabilire un ponte tra caschi blu, operatori umanitari e cineasti per veicolare storie su temi al centro delle attività delle Nazioni Unite come guerre, disastri naturali o la lotta al traffico delle persone. Ma i rapporti tra Onu e Hollywood non sono sempre stati così vicini. Nel 1959 le Nazioni Unite impedirono al grande Alfred Hitchcock l'accesso al Palazzo di Vetro per North by Northwest e per quattro decenni le macchine da presa rimasero off limits nel palazzo sull'East River. È dal 2004 che si è cominciato di nuovo a girare film e programmi tv all'Onu: quell'anno Kofi Annan cedette alle pressioni insistenti di Sidney Pollack che riuscì così a girare «L'Interprete» con Nicole Kidman e Sean Penn nel quartier generale delle Nazioni Unite.


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