Se la richiesta sarà approvata, Kevin Spacey e Robin Wright potrebbero varcare i cancelli dell'Onu su First Avenue alla fine di agosto. Tra le location richieste dalla produzione c'è la spettacolare Delegates' Lounge con vista sull'East River e la stessa aula del Consiglio di Sicurezza. Ma come in tutte le cose Onu, a dare luce verde dovranno essere i 15 membri del Consiglio, che includono grandi potenze con diritto di veto come Russia e Cina. «Diranno di sì senza un minimo di contrattazione a questo pressing diplomatico in stile Hollywood?», si è chiesta la rivista Foreign Policy che in esclusiva ha appreso della richiesta da fonti diplomatiche.
Particolari obiezioni potrebbero venire per l'appunto dalla Cina: le relazioni tra Washington e Pechino hanno una parte importante nello show di Netflix e i cinesi sono spesso rappresentanti nella parte dei «cattivi». Le riprese in ogni caso dovrebbero avvenire in notturna e durante i week-end per non disturbare il lavoro della diplomazia. «Sono previste scene dentro e fuori l'aula e alcuni pour parler tra ambasciatori, ma non abbiamo ancora particolari sulla sceneggiatura», ha detto una fonte della rivista americana secondo cui non è ancora chiaro se da Turtle Bay verrà luce verde. I contatti tra Netflix e Onu cadono d'altra parte in un momento in cui le Nazioni Unite corteggiano assiduamente Hollywood per usarne lo star power a fini umanitari.
La U.N. Creative Community Initiative - una unità di pubbliche relazioni del Palazzo di Vetro - ha ad esempio il compito di stabilire un ponte tra caschi blu, operatori umanitari e cineasti per veicolare storie su temi al centro delle attività delle Nazioni Unite come guerre, disastri naturali o la lotta al traffico delle persone. Ma i rapporti tra Onu e Hollywood non sono sempre stati così vicini. Nel 1959 le Nazioni Unite impedirono al grande Alfred Hitchcock l'accesso al Palazzo di Vetro per North by Northwest e per quattro decenni le macchine da presa rimasero off limits nel palazzo sull'East River. È dal 2004 che si è cominciato di nuovo a girare film e programmi tv all'Onu: quell'anno Kofi Annan cedette alle pressioni insistenti di Sidney Pollack che riuscì così a girare «L'Interprete» con Nicole Kidman e Sean Penn nel quartier generale delle Nazioni Unite.