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House of Cards, la rivoluzionaria serie tv politica sta per tornare

Creato il 05 febbraio 2014 da Oggialcinemanet @oggialcinema

5 febbraio 2014 • Serie TV, Serie USA, Vetrina Cinema

House of Cards sta per tornare con la seconda stagione, che verrà lanciata il prossimo 14 febbraio. Una data singolare per una serie tutto fuorché romantica e che ha anzi rappresentato una delle visioni più fredde e ciniche degli ultimi tempi, sul piccolo schermo e non solo. Come già accaduto con la season numero 1, anche questa seconda arriverà tutta in un colpo solo, grazie al servizio di streaming Netflix. Un metodo di distribuzione innovativo che stravolge del tutto il concetto di serialità, basato sulla programmazione di uno, massimo due, episodi a settimana.

Per Netflix non si è trattata della prima serie originale in assoluto, nel 2012 erano già arrivate Lilyhammer e The Ropes, però è stata la prima di una notevole rilevanza, già a partire dai nomi coinvolti nell’operazione: un cast di prim’ordine capitanato da Kevin Spacey e Robin Wright e composto anche dagli emergenti Corey Stoll, Kate Mara e Kristen Connolly, più un episodio pilota diretto da David Fincher, il regista di Seven, Fight Club e The Social Network. Dopo i primi esperimenti più low-budget, una grande produzione che non ha certo mancato di attirare l’attenzione.

House of Cards, il poster della seconda stagione

Kevin Spacey sul poster della seconda stagione di House of Cards

House of Cards è dunque un prodotto rivoluzionario. Non per i suoi contenuti che, per quanto qualitativamente notevolissimi sia per direzione che per scrittura e interpretazioni, non sono poi così originali e nuovi. Una rappresentazione del mondo politico americano analoga per cattiveria l’avevamo vista già una manciata d’anni prima, con la troppo sottovalutata serie Boss interpretata da Kelsey Grammer.

È stato però nuovo il modo in cui il prodotto è stato lanciato, con tutta un’intera stagione sparata in una botta sola. Gli effetti di una scelta del genere sono al momento difficili da quantificare. Tra qualche anno si potrà capire se si è trattata di una mossa che ha davvero cambiato il panorama seriale o meno. Al momento abbiamo altre serie di Netflix che sono state lanciate alla stessa maniera: il fantasy-horror adolescenziale Hemlock Grove, di cui a breve vedremo la stagione 2, e soprattutto Orange Is the New Black, che ha rappresentato il caso televisivo dell’estate quando una buona parte delle serie “importanti” trasmesse sulle stazioni tv tradizionali americane si sono prese una pausa. In un periodo parecchio smorto per la classica programmazione televisiva, Netflix ha calato fuori un asso in grado di attirare i consensi della critica e di far parlare di sé soprattutto in rete.

Se però Orange Is the New Black rappresenta un tipo di serialità costruito su forti trame verticali, con ogni episodio dedicato in particolare a un personaggio differente, House of Cards è incentrato soprattutto su una trama orizzontale. La distribuzione in una volta sola di tutte le puntate, come se fosse un film lungo, molto lungo, appare quindi in questo caso una soluzione particolarmente ideale, in modo che gli spettatori più impazienti si possano godere lo spettacolo tutto in una volta, magari con una mega maratona, mentre gli altri se lo possono godere in maniera più tradizionale, con un singolo episodio per volta. A breve potrete quindi decidere di nuovo come preferirete gustarvi la seconda stagione di House of Cards. Il prossimo San Valentino si preannuncia allora tutto fuorché sdolcinato, perché un carico di sesso, violenza e soprattutto complotti politici sta per arrivare, naturalmente sempre su Netflix, il servizio che sta cambiando il modo di fruizione delle serie tv. In meglio o in peggio?

di Marco Goi per Oggialcinema.net

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