Burying the ex è un film straordinario, così fresco, divertente e pieno zeppo di amore per il messo cinematografico, che sembra girato da un regista ventenne, appena uscito dalla scuola di cinema. La storia del giovane Max, appassionato di cinema di serie b e fidanzato con l’integralista del green power Evelyn, prende una brutta piega nel momento in cui la di lui soffocante ragazza muore per poi risorgere, determinata a restargli accanto per sempre. Ricco di sequenze esilaranti ed altrettanto intelligenti, Burying the ex testimonia una volta di più, se mai ce ne fosse bisogno, l’estrema vitalità di una maniera di fare cinema appartenente al passato, orchestrata da artisti che pur facendone parte, riescono ad infondere modernità, forza e visione ad un mezzo che più spesso e con orgoglio dovrebbe volgere lo sguardo indietro, per guardare avanti.
Burying the ex non sarà il capolavoro di Joe Dante, ma è la testimonianza che il nostro è più vivo che mai e non ha nessuna intenzione di smettere di fare cinema.