Partendo da questo semplice assunto, che confina con una leggenda urbana, It follows procede lento ed inesorabile come la maledizione che descrive. Fin dall’incipit fulminante il film ti si appiccica addosso, creando un perfetto bilanciamento tra attesa e paura, quel mix particolare che pochi film riescono ad ottenere, riuscendo così nella difficile impresa di rispettare i tempi della tensione. Sembra scontato, ma abbiamo dimenticato quanto sia raro e prezioso che un film ci spaventi, dopotutto la maggior parte delle pellicole horror ultimamente sono fin troppo contaminate con l’action, oppure fanno leva sulla repulsione.
It follows spaventa ed inquieta, abbandonando noi spettatori ad una paura irrazionale e profonda, quel tipo di paura che ci fa tornare bambini, tremanti e bisognosi della mamma.