In molti hanno odiato questo film, altri lo hanno liquidato con leggerezza, ma Whiplash è un bel pezzo di cinema. Per cominciare si regge sull’interpretazione di un J. K. Simmons luciferino e mostruosamente bravo, quasi ipnotico nella sua bastarda persecuzione del puro talento ad ogni costo. Non solo, nella sua evoluzione quasi dantesca, come un rutilante girone infernale, regala tante domande e fornisce a dire il vero pochissime risposte. Meglio perseguire il talento a tutti i costi, rischiando di far rinchiudere l’oggetto delle nostre attenzioni in un manicomio, oppure è preferibile “accontentarsi” di una tranquilla e confortevole mediocrità? Ecco il film ragiona su questi concetti, regalandoci sequenze tesissime degne del miglior thriller e lavorando magari un po’ grossolanamente sui caratteri. Non dovesse bastare, Whiplash è pieno zeppo di musica indimenticabile che sarà difficile estirparsi dalla mente.
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