Lo scambio che ha portato Superman Dwight Howard ai Los Angeles Lakers di sicuro ha fatto correre qualche brivido sulla schiena delle rivali dei gialloviola nella Western Conference, non foss’altro per il fatto che, alla squadra dell’anno passato, hanno aggiunto Nash e rimpiazzato il capriccioso Bynum con l’ex Orlando Magic. Spurs, Clippers, Mavericks, Nuggets e Thunder sono avvisate. Ecco, a proposito di Thunder, la franchigia con base a Oklahoma City, battuta nelle Finals 2012 dai Miami Heat, ha prontamente reagito allo scambio, evidenziando di non curarsi troppo dello sbarco di Howard nella Hollywood purple and gold.
Con fare guascone, forse anche eccessivo per il tipo che è, sempre educato e all’interno delle righe, Kevin Durant ha detto:
“Non me ne importa nulla. Questo è quello che i Lakers fanno. Hanno un ottimo management e una proprietà che permette loro di concretizzare queste trattive di mercato“.
James Harden, il ‘Barba’, che sarà free agent nell’estate 2013 e che potrebbe anche lasciare i Thunder per approdare a Phoenix, la sua seconda casa visto che ha fatto il college ad Arizona State, ha detto:
“Non credo cambi molto. Restiamo noi la squadra da battere nella Western Conference“.
La finale ha dato autostima ai Thunder che comunque, a ben vedere, restano i migliori a Ovest, per il rapporto talento-gioventù-atletismo nel roster, e inoltre hanno molta esperienza in più a livello di playoffs. I Lakers hanno costruito una squadra molto forte, hanno aggiunto ancor più atletismo e difesa con Howard rispetto a Bynum, ma di fronte resteranno, a meno di trade, Ibaka e Perkins. Inoltre, i gialloviola non hanno risolto il problema del playmaker perchè Nash è Nash, il meglio nel ruolo, ma con tutta la buona volontà non ha grosse chance, difensivamente parlando, con un mostro come Westbrook. Ecco perchè le dichiarazioni di Durant e Harden, seppur un filino fuori dagli script della buona convivenza, hanno un senso.