Lo scorso Mercoledì il proprietario dell' Hull City AFC Assem Allam ha presentato la richiesta formale alla Football Association(FA) inglese per procedere al rename del club in Hull Tigers come più volte affermato nel corso dell'anno.
Nonostante l'opposizione ferma e decisa di parte della tifoseria, che si oppone allo stravolgimento del nome che porta da oltre cento anni, ora la palla passa alla FA che in un comunicato sul tema ha riferito che verranno avviate delle consultazioni pubbliche, senza però indicare delle tempistiche ne date certe, con tutti gli interessati, compresi i tifosi.
"A consultation process will be undertaken with various stakeholders including supporter groups," the FA said in a statement.
Negli ultimi mesi si sono moltiplicate le manifestazioni di dissenso contro la decisione presa dal proprietario egiziano, in particolare con la nascita del gruppo City Till We Die e la campagna ''NoToHullTigers''(qui dettagli), che non ha minimamente preso in considerazione la richiesta di una consultazione pubblica sul rename con i propri tifosi ed ha anzi bollato come hooligans quella parte di tifoseria che continua ad opporsi.
Allam, alla proprietà del club dal 2010, è convinto che il cambio in Hull Tigers possa migliorare la commerciabilità del marchio ed ai tempi delle prime manifestazioni di volontà di cambiamento affermava:
"La mia avversione per la parola City è perché è comune. La parola City è anche associata a Leicester, Bristol, Manchester e molti altri club. Nel mondo commerciale, più breve è il nome e meglio è. Può diffondersi rapidamente. Si tratta di identità. City è una identità schifosa. Hull City Association Football Club è così lungo. Ho sempre usato i nomi brevi di attività. Ti dà il potere nella scienza nel marketing. Più breve, più potente è il messaggio. In Tigers, abbiamo un marchio molto forte."
I tifosi del club, che stanno ricevendo la solidarietà ed il sostengo di molte tifoserie dei club del calcio inglese e non solo, confidano in un respingimento della proposta da parte della Football Association, in particolare il collettivo di recente formazione City Till We Die, nato proprio per portare avanti una campagna per la salvaguardia del nome e che ne 2014 haprogrammato la costituzione di un nuovo Supporters Trust(qui dettagli), che in un comunicato riferisce:
"La questione è ora nelle mani delle uniche persone che hanno il diritto di prendere una tale decisione: le autorità calcistiche.
"La FA è un'organizzazione con una storia grande e orgogliosa, quest'anno, festeggia il suo 150° anniversario. Questo Sabato, come parte di tali celebrazioni, numerosi rappresentanti della FA saranno al KC Stadium in onore di Ebenezer Cobb Morley uno dei padri fondatori della Football Association, nato proprio a Hull.
"Rimaniamo fiduciosi che, con gli occhi di tutto il mondo del calcio su di loro, la FA farà la scelta giusta e agirà per proteggere non solo il patrimonio e le tradizioni dell' Hull City AFC, ma anche di tutti gli altri club la cui identità possa essere messa a rischio nel futuro."
Anche Supporters Direct, che rappresenta oltre 180 Supporters Trust in Europa, sostiene la campagna ''NoToHullTigers''e in un comunicato esorta le autorità del calcio inglese ad introdurre delle regole che rendano obbligatoria la consultazione con la base dei tifosi nei casi di cambiamenti radicali di kit da gioco, nome e stadio.