Humandroid
Creato il 08 aprile 2015 da Veripaccheri
Humandroid
di Neil Blomkamp
con Sharito Copley, Dev Patel, Hugh Jackman
Usa, 2015
genere, azione
durata, 120'
L’intelligenza
artificiale e le sue conseguenze sono un mondo che il
cinema di fantascienza continua a esplorare con interesse e grandi
investimenti
di denaro. A testimoniarlo è la prevalenza del tema, entrato nella
storia del cinema con un affatto popolare (Frankestein) e in progetti
costruiti per riscuotere un successo vasto e trasversale. Senza
scomodare
Stanley Kubrick e Steven Spielberg che all’argomento si appassionarono
non poco (AI), dobbiamo dire che sulla carta l’idea di Neil Blomkamp di
raccontare in chiave di attualità il rapporto tra lo scienziato e la sua
creatura, sembrava più che altro il tentativo da parte del regista di
rientrare in pista con un lavoro “sicuro”, capace di rimediare in
termini d’incasso al flop commerciale di “Elysium”, produzione
hollywoodiana che Blomkmamp si era guadagnato sul campo, grazie al
successo di “District 9”. Di quel film “Humandroid” mantiene non solo la
geografia sudafricana e metropolitana (il film è infatti ambientato a
Johannesburg) ma soprattutto quel look ruvido e sporco da scenario
apocalittico che è da sempre è un segno distintivo del nostro
regista. Questa volta però, invece di puntare tutto sul realismo di scene
filmate alla maniera di un reportage documentaristico, Blomkamp opta
per uno stile classico, con la telecamera meno nervosa e più statica
e una fotografia dominata dall’iperrealismo dei colori. Una scelta che
potrebbe sorprendere, visti i precedenti del regista, se non fosse
che “Humandroid” dietro le sua forma da action movie nasconde
un’ingenuità e una purezza perfettamente attagliata alla personalità di
Chappie, il robot dall’animo dolce e sensibile che si ritrova al centro
della contesa tra lo scienziato che gli ha donato la coscienza e
una banda di teppisti intenzionati a sfruttarne le doti in quella che
dovrebbe essere la rapina del secolo.
Appurato che la trama, ricalcando il dissidio tra Scienza a Natura
rappresentato dall'istinto di sopravvivenza di Chappie, che a un certo
punto lo porta a sfuggire al controllo del suo creatore, con conseguenze
drammatiche per chi ne farà le spese, "Humandroid" riesce a dare il meglio
quando si tratta di enfatizzare gli aspetti favolistici del racconto. Chappie
infatti, con il suo disperato bisogno d'affetto e i suoi
atteggiamenti tragicomici, è il massimo che un regista possa chiedere in
termini di empatia e coinvolgimento. Caratteristica che non sempre
riesce a coinciliarsi con la richiesta di spettacolarità che dovrebbe
generarsi dallo scontri tra buoni e cattivi; specialmente questi ultimi,
capitanati dal villain di Hugh Jackman, messi in ombra dalla contaggiosa
umanità del cibernetico eroe.
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