Hunger Games – Il canto della rivolta. Meno azione e più riflessione

Creato il 04 giugno 2012 da Sabato83

Hunger Games – Il canto della rivolta. Meno azione e più riflessione

RECENSIONE Con Il canto della rivolta, si chiude la straordinaria trilogia degli Hunger Games. A differenza dei primi due, ho trovato questo terzo episodio più lento, ma più riflessivo. Le scene d’azione sono molto ridotte, e per lo più sono spostate sulla terza parte del libro, mentre con tutto ciò che accade, si ha più modo di ragionare. Gli Hunger Games non sono solo nell’arena, ma anche fuori. Anche i ribelli per lottare contro i dominatori, utilizzano i media. Una storia, quella degli Hunger Games, che vuole essere una denuncia a tutto ciò che siamo costretti a vivere oggi. I media la fanno da padrone. Tutto è finzione, fino al momento in cui non si capisce più cosa sia reale e cosa no. E’ questo ciò che si respira in questa trilogia. Insomma, un libro incredibile, tanto quanto i suoi due predecessori. Una trilogia da leggere assolutamente.

DESCRIZIONE DEL LIBRO Contro ogni previsione, Katniss Everdeen è sopravvissuta all’Arena degli Hunger Games. Due volte. Ora vive in una bella casa, nel Distretto 12, con sua madre e la sorella Prim. E sta per sposarsi. Sarà una cerimonia bellissima, e Katniss indosserà un abito meraviglioso. Sembra un sogno… Invece è un incubo. Katniss è in pericolo. E con lei tutti coloro a cui vuole bene. Tutti coloro che le sono vicini. Tutti gli abitanti del Distretto. Perché la sua ultima vittoria ha offeso le alte sfere, a Capitol City. E il presidente Snow ha giurato vendetta. Comincia la guerra. Quella vera. Al cui confronto l’Arena sembrerà una passeggiata.

AUTORE Suzanne Collins | TRADUZIONE S.Brogli | EDITORE Mondadori | ANNO 2012

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