Hunger Games - Il Katniss della rivolta

Creato il 15 marzo 2016 da Cannibal Kid
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Hunger Games: Il canto della rivolta - Parte 2 (USA, Germania 2015) Titolo originale: The Hunger Games: Mockingjay - Part 2 Regia: Francis Lawrence Sceneggiatura: Peter Craig, Danny Strong, Suzanne Collins Tratto dal romanzo: Il canto della rivolta di Suzanne Collins Cast: Jennifer Lawrence, Liam Hemsworth, Josh Hutcherson, Donald Sutherland, Julianne Moore, Woody Harrelson, Philip Seymour Hoffman, Sam Claflin, Natalie Dormer, Elden Henson, Elizabeth Banks, Jena Malone, Willow Shields, Paula Malcomson, Mahershala Ali, Stanley Tucci, Jeffrey Wright, Patina Miller, Michelle Forbes, Gwendoline Christie Genere: rivoluzionario Se ti piace guarda anche: gli altri Hunger Games
Katniss Everdeen è una rivoluzionaria, o è un putanun? Il dubbio sorge spontaneo e legittimo, soprattutto negli ultimi tempi. Se una volta era una tipa tutta caccia e chiesa, adesso Katniss si da un gran da fare e bacia tutti.
Bacia l'amico Gale, nonostante poi questo vada in giro a dire che farsi Katniss Everdeen è stato disgustoso e le puzza l'alito di aglio.

Visto che Gale le ha dato della puzzona, Katniss per ripicca si è andata a limonare Peeta.



Non contenta, Katniss è andata pure a rovinare un matrimonio felice. Chris Martin, il cantante più noioso e tranquillo di tutti i tempi, era un padre di famiglia responsabile, era sposato con Gwyneth Paltrow e le cantava cose dolci come: “I will try to fix you”.No, non “I will try to fuck you”. Fix you. Dopo che le era morto il padre, lui le diceva con tono rassicurante: “Cercherò di aggiustarti”. Una persona altruista, quel Chris Martin, un marito perfetto e con Gwyneth Paltrow formava la coppia più pantofolaia e meno interessante dello show business mondiale. Solo che poi ha conosciuto quella sfasciafamiglie di Katniss Everdeen, ed è cambiato. Adesso si mette a ballare come una scimmia sulle note di un pezzo disco-funky, cantando cose come: “You make me feel, like I'm alive again”.

Un Chris Martin irriconoscibile. Tutta colpa - o ci sarebbe da dire tutto merito? - di Katniss Everdeen. Quel putanun. Lei con i suoi baci, e pure con i suoi selfie hot.

Pensate che distruggere un matrimonio felice, oltre che noioso, potesse placare l'animo irrequieto e zoccolesco di Katniss Everdeen? Eh no, da brava bad girl trasgressiva e rivoluzionaria, ha avuto anche un attimo di sbandamento lesbo. D'altra parte è difficile resistere a quell'altra fregnona di Natalie Dormer.

Questo è stato il momento più bello dell'intera saga di Hunger Games. E poco importa che non sia avvenuto su pellicola, ma sul red porchet.
Oltre a farsi chiunque le capiti sotto tiro, Katniss nella saga di Hunger Games si fa sparare, si fa esplodere, si fa attaccare da dei mostruosi ibridi, prende persino fuoco ma...
ATTENZIONE SPOILER DA QUI FINO ALLA FINE DEL POST Non muore mai. Come il cattivo di un film horror, o come Highlander, Katniss Everdeen proprio non schiatta. C'hanno provato in tutti i modi a farla fuori, ma niente. È sopravvissuta agli Hunger Games versione normale e agli Hunger Games edizione Isola dei Famosi. Chiunque ha cercato di ammazzarla. Persino Peeta, apparentemente il ragazzo più buono del mondo, persino più di Chris Martin, ha tentato di farla fuori, e pure in più di un'occasione. Niente da fare, però. Katniss, oltre a essere un gran putanun, è pure immortale. Sta zoccola.
Katniss è sopravvissuta a 3 film in cui le capita qualunque roba, anzi no 4. Quei furboni dei produttori di Hunger Games hanno infatti deciso di spezzettare l'ultimo capitolo della saga letteraria scritta da Suzanne Collins in due. Una mossa ideata dai fratelli... pardon dalle sorelle Wachowski, che divisero il sequel di Matrix in due parti: Revolutions e Reloaded. Peccato che il risultato non sia stato per niente al livello della pellicola originale, però l'idea di per sé era geniale. Al punto che poi l'ha ripresa anche Quentin Tarantino, che nel rubare riciclare le idee agli altri è un Maestro, visto che riesce a renderle parecchio migliori, e così ha tirato fuori un doppio fottuto capolavoro come Kill Bill Vol. 1 e Kill Bill Vol. 2. A questo punto lo spunto è stato riproposto pure da Harry Potter e quindi da qualunque altra saga per raddoppiare gli incassi.
Nel caso di Hunger Games ce n'era bisogno? Proprio no. Il canto della rivolta - Parte 1 non mi era dispiaciuto, nel suo essere un episodio molto riflessivo, parlato, politico e lento, però a vedere questa Parte 2 si poteva tranquillamente fondere tutto in un lavoro unico, come d'altra parte aveva fatto Suzanne Collins. Suzanne Collins che tra l'altro credo non sia una persona vera, bensì un personaggio interpretato dall'attrice di Six Feet Under e American Horror Story Frances Conroy.
Suzanne Collins
Frances Conroy
O forse è il contrario?
Nella prima parte de Il canto della rivolta - Parte 2 si ha proprio la sensazione di una brodaglia che viene allungata. Quello che però manca di più in questo capitolo finale della saga degli Hunger Games sono... gli Hunger Games.
La cosa più affascinante del primo capitolo, oltre a Katniss e al suo zoccoleggiare in giro, erano appunto gli Hunger Games. Si dirà che era un'idea scopiazzata dal giapponese Battle Royale, ma d'altra parte pure quello era una versione feroce del Grande Fratello, che a sua volta si ispirava al format olandese Big Brother, che a sua volta si ispirava a 1984 di George Orwell e pure George Orwell si era ispirato ai regimi totalitari e pure questi si saranno ispirati a qualcuno, tipo a Satana, e quindi è tutto un magna-magna e un copia-copia.
La cosa figa di Hunger Games erano quindi gli Hunger Games e infatti nel sequel La ragazza di fuoco venivano riproposti, mentre ne Il canto della rivolta non ve n'è più traccia, per lasciare spazio alla solita vicenda da saga epica sullo scontro tra Bene e Male, con risvolti che in questa Parte 2 si fanno meno politici e più bellici e questa per non è una cosa bella.
Il canto della rivolta si trascina quindi in maniera piuttosto stanca verso il gran finale. Verso il tanto atteso scontro tra Katniss e il cattivone Presidente Snow, tra l'altro uno dei villain meno temibili e più deludenti nella storia della malvagità, insieme a Voldemort. Peccato che questo scontro... non ci sia.

"Katniss, certo che almeno un bacino potevi darlo pure a me."


Nonostante qualche buona scena qua e là, come la ripresa vorticosa Titanic-style, il canto della rivolta nel suo complesso non mi ha convinto un granché, ma la parte finale invece mi è piaciuta. C'è da dire che, dopo due interi episodi in cui non è accaduta quasi una mazza, la conclusione si svolge in maniera persino troppo affrettata e frettolosa, però è un finale tutt'altro che banale.
Katniss andava in giro a dire a tutti: “Ucciderò Snow!” così spesso che con la sua vendetta sembrava più fissata della Sposa con Bill in Kill Bill, e poi alla fine non lo uccide nemmeno. Ve l'ho detto che Katniss l'è un putanun e i putanun volete che rispettino la parola data? Al suo posto decide allora di uccidere... Julianne Moore?!? Ciòè, ha davvero ucciso la persona più buona del mondo, dopo Peeta e Chris Martin? È vero che negli ultimi tempi aveva un po' perso la testa con le sue manie di potere, però Julianne Moore e l'attrice più buona e commovente in circolazione e non me la puoi uccidere, per giunta con una frecciata al cuore che, a quanto pare, se scagliata da Katniss non ha lo stesso effetto di una freccia di Cupido.

"Ma farmi finire un film viva proprio non vi piace?"


Mentre Julianne Moore viene abbattuta, il Presidente Snow fa la fine di Gheddafi in Libia, evvai! Due scelte tutt'altro che prevedibili, così come non lo è l'ultima scena. Apparentemente può sembrare il classico lieto fine. In realtà non era poi così scontato che una tipa solitaria ed egotomane come Katniss Everdeen decidesse di accasarsi e mettere su famiglia. Soprattutto, non era così scontato che un putanun come Katniss Everdeen scegliesse di abbandonare la sua vita dissoluta da mangiauomini, e mangiadonne, e scegliesse di stare con un partner solo che è... Chris Martin? Ma no!
Natalie Dormer? Purtroppo no!
Gale? No, lui è stato friendzonizzato forever, tiè!
Katniss Everdeen al figaccione Gale ha preferito il piccoletto, smunto e sfigatello Peeta. Il vincitore dei Katniss Games è lui!

"Peeta, hai vinto una Katniss Everdeen a vita."
"Che culo!"


Questa è la rivincita dei nerd. Questa è la dimostrazione di come Hunger Games alla fine si sia rivelata davvero una saga rivoluzionaria. (voto 6+/10)

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