Il sessantenne Hunter, nel cui corpo pulsa sangue americano come si legge nell’articolo pubblicato su IlFattoQuotidiano.it, ha semplicemente capito come utilizzare gli sprechi alimentari per sfamare chi ha bisogno. Ha cominciato con un quartiere e da solo. Si aggirava con la sua bici e una cesta tra ristoranti, panettieri e supermercati per raccogliere gli avanzi di cibo da portare agli abitanti più poveri del quartiere. Dopo un solo mese aveva già una trentina di collaboratori e oggi, in quello stesso quartiere di Nossa Senhora e Fátima, sono circa trecento i volontari che gli danno una mano. Si aggirano tra i 115 locali della zona salvando circa centomila pasti dai secchi della spazzatura.
Ma il progetto è cresciuto ulteriormente conquistando il quartiere di Telheiras, circa un centinaio di volontari e 285 tavole calde. L’associazione cresce, i gruppi di volontari da coordinare anche e cosi i quartieri coinvolti. L’obiettivo? Conquistare l’intera Lisbona… non male!