Nel prossimo futuro la maggior parte delle terre emerse sarà ricoperta dall'oceano, e l'umanità dovrà difendersi da terrificanti mostri ibridi. Il responsabile di questa apocalisse è lo scienziato Zorndyke: per ragioni sconosciute il folle criminale ha provocato lo scioglimento delle calotte polari (uccidendo miliardi di persone nel processo) e creato un'armata di chimere umanoidi pronte ad eseguire ogni suo ordine... e non è finita qui: Zorndyke è pronto a tutto per vincere la guerra, e si prepara a scombinare i Poli usando enormi quantità di energia geotermica. Ma l'umanità non se ne sta con le mani in mano: una flotta di sottomarini, la Blue Fleet, è sempre pronta a mettere i bastoni tra le ruote allo scienziato. Hayami, il pilota del Blue n.6, è il nostro protagonista... e l'ultima speranza per un mondo di pace.
Blue Submarine N.6 è un OAV in quattro parti tratto dall'omonimo manga postapocalittico scritto e illustrato da Satoru Ozawa (pubblicato in Giappone nel 1967). Realizzato dallo studio Gonzo nel 1998, e sbarcato anche in Italia nel 2001, è uno dei primi anime in cui disegni e CGI si mescolano in maniera armoniosa- un tratto che poi diventerà tipico nelle successive produzioni della Gonzo.
Quattro episodi forse non sono sufficienti per dipanare la storia in maniera soddisfacente, ma Blue Submarine #6 rimedia con un'atmosfera unica e una caterva di spunti interessanti. Nonostante gli anni sulla groppa questo anime è decisamente invecchiato bene.
I due personaggi principali, Hayami e Mayumi, sono anche i più riusciti. Hayami pare rientrare nel classico stereotipo dell'eroe riluttante, ma riesce in qualche modo a infrangere gli schemi. Mayumi invece, da ragazza impetuosa e piena di grinta, si trasforma gradualmente in un individuo più comprensivo e realizza che nella guerra non ci sono solo bianco e nero. Menzione speciale anche per Verg, il mostruoso uomo-squalo guerrafondaio. Zorndyke non viene invece sufficientemente approfondito, ed è un vero peccato considerando che si tratta del villain principale.
La CGI utilizzata dalla Gonzo è ormai molto, molto datata, anche se all'epoca aveva sollevato grida di gioia. Blue Submarine n.6 si ritrova incastrato in un'era di transizione, quando l'animazione tradizionale cominciava a lasciare il posto a tecniche ibride molto più efficaci. Tuttavia, a parte qualche scricchiolio grafico (e alle inevitabili sparate pseudoscientifiche) ci troviamo di fronte ad un buon prodotto. Le battaglie sottomarine tra i protagonisti e gli ibridi uomo/pesce/macchina (come una balena incrociata con una portaerei) sono una piacevole variazione delle classiche battaglie aeree tra mecha, e la colonna sonora jazz dei Thrill è una boccata d'aria fresca rispetto alle solite musichette techno.
E poi diciamocelo: questa ambientazione si avvicina tantissimo a quello che avevo in mente per HydroPunk. Scienziati pazzi, mostri marini, battaglie subacquee tra sottomarini... Se amate anche voi queste cose non perdetevelo! L'edizione italiana, a cura della Dynamic Italia. è stata trasmessa più volte su Mtv... quindi recuperarlo non dovrebbe essere difficile. Eccovi il link per il boxset completo: ve lo potete portare a casa per neanche 9 euri!
Ora tornate a ripassare gli altri HydroPunk Archives, che la scadenza del concorso si avvicina...