Dal 29 Aprile al 2 Maggio torna la 26esima edizione del Festival Internazionale di Moda e Fotografia di Hyères. Dieci fotografi e dieci stilisti sono in competizione. Presidente della giuria quest'anno è los stilista Raf Simons insieme ad altre personalità influenti quali Katy Horin del New York Times, Tim Blanks di Style.com, il duo di Proenza Schouler formato da Lazaro hernandez e Jack McCollough.
Curiosando nella categoria moda , troviamo due creatrici francesi, Juliette Alleaume e Marie Vial, con creazioni futuristiche e stravaganti ispirate ai ventagli. Invece la stilista Céline Méteil si è divertita a manipolare il jaconas, una sottile stoffa di cotone che solitamente viene usata per le prove di fitting. Céline ne fa abiti vaporosi dal drappeggio strutturato, con taglio origami, e allo stesso tempo fluido. La collezione uomo di Michael Kampe mixa ispirazioni urbane e hate-couture in abiti dalle forme studiate, mentre Oda Pausma disegna silhouette allungate, scure e malinconiche, dove si esalta il contrasto tra seta e pelle. Il paesaggio svizzero d'origine ispira Emilie Meldem con una collezone per donna a metà tra il rigore minimalista ed una sofisticata la fantasia bucolica. Il tedesco Janosch Mallwitz assembla pezzi del guardaroba come parka, cappotti, giacche come fossero un puzzle. Léa Peckre si ispira all'architettura dei mausolei, ai colori di marmo e granito tradotti in silhouette austere e delicate. L'olandese Maryam Kordbacheh firma una collezione dove il plissé si fa scultura con dettagli del drappeggio molto sofisticati. Oriane Leclercq lavora sull'effetto liscio e brillante dei tessuti per dare agli abiti un aspetto avvolgente come se fossero modellati sul corpo. Infine, Mads Dinesen si ispira al folklore della Danimarca, suo paese d'origine, con dettagli che mescolano lo stile delle diverse etnie delle antiche colonie danesi. Come ogni anno a Hyères, la creatività e l'estro prevalgono su tutto, ma non sulla professionalità. Il Festival di Hyères si pone come osservatorio di tendenze e piattaforma di lancio dedicata ai giovani creativi. Nella storica location di villa Noailles, costruita negli anni Venti dall'architetto Robert Mallet-Stevens, sono presentate esposizioni che sperimentano la permeabilità tra arte, fotografia, moda e design. Il pubblico attratto è eterogeneo, dagli industriali ai direttori di musei, agli agenti,alle case editrici ed grandi magazzini. Il Festival è anche aperto al pubblico che può votare le sfilate aperte gratuitamente assegnando infine un "Premio del Pubblico". Se amate la moda in ogni forma di contaminazione e avete anche voglia di passare una piacevole vacanza in Costa Azzurra, non potete perdervi questo appuntamento nel luogo simbolo delle avanguardie artistiche dei "folli" anni Venti.Potrebbero interessarti anche :