IL FALCO E IL LEONE, di Cecilia Randall.
Giunti, 672 pagine, € 17,50
Giudizio: 4/5
Ian e Daniel, ormai incalliti viaggiatori del tempo, riescono a tornare nel Medievo dove Ian ha lasciato una moglie in cinta. Solo che, dopo poche ore dal loro ritorno, si fanno non molto furbescamente catturare dai loro nemici inglesi e finiscono a Dunchester, un feudo dell'inghilterra del sud. E' un posto che non esiste, ma potete facilmente immaginarlo come Nottingham col porto, visto quello che succede in seguito; i nostri eroi, infatti, si trovano coinvolti nella rivolta dei baroni contro Giovanni Senza Terra.
Devo ammettere che questo romanzo scorre meglio rispetto al primo. I personaggi, che in Hyperversum 1 mi erano apparsi poco credibili, qui si comportano decisamente meglio. Daniel smette di fare solo la spalla per assumere un ruolo da comprimario.
La storia d'amore di Ian viene messa in secondo piano, e tra i vari commenti ho letto qualcuno che se ne lamenta. Io invece dico: per fortuna. Sono bastate le due pagine in cui marito e moglie si rincontrano per farmi tornare la voglia di entrare nel libro e picchiare l'algida dama e il suo bel cavaliere.
Questo delle donne, per altro, è uno dei pochi aspetti della serie che mi lascia perplessa. Ok, siamo nel Medioevo, dove le donne dovevano stare al proprio posto, ma non è che fossero proprio tutte stupide oche prive di personalità in attesa che un cavaliere le salvasse.
Diamine, Lady Marion andava nella foresta di Sherwood per unirsi a Robin Hood!