Hysteria

Creato il 04 luglio 2013 da Alexcorbetta

1880 Londra, periodo vittoriano. Mortimer Granville (Hugh Dancy) è un giovane medico in cerca di un lavoro. Lo trova nello studio del dottor Dalrymple (Jonathan Pryce) specialista nel trattamento dell’isteria femminile grazie a una tecnica molto “particolare”. Presto il giovane conosce le due figlie del dottor Dalrymple, Emily (Felicity Jones) e Charlotte (Maggie Gyllenhaal). Con quest’ultima nasce subito un’intesa particolare fatta di discussioni ma anche di reciproco rispetto che si concluderà nel più classico dei modi. Cercando inoltre di rimediare a un problema alla mano destra causato dai ripetuti “trattamenti” eseguiti sulle pazienti, grazie anche all’aiuto di un suo amico (Rupert Everett), Mortimer giungerà a una “grossa scoperta scientifica” …

Le virgolette che ho utilizzato nel sommario non sono immediatamente comprensibili tuttavia basta leggere il sottotitolo del film per capire subito. Hysteria (ovvero …l’eccitante invenzione del vibratore…) tratta appunto della scoperta del vibratore vaginale.

La pellicola non si discosta eccessivamente dalla storia. Lo scopritore si chiamava Joseph Mortimer Granville ed era un medico. L’isteria era una malattia riconosciuta al tempo vittoriano ed era curata tramite masturbazione della vagina; altra teoria presente nel film è la convinzione medica che tale procedura non avesse nessuna connotazione sessuale (si credeva che le donne non potessero raggiungere l’orgasmo senza penetrazione). Alcune licenze rispetto alla storia ci sono come l’utilizzo del vibratore elettrico sulle donne, mentre in realtà era usato per curare dolori di origine nervosa negli uomini.

In linea con l’humour british  il film non è volgare, non mostra nudi né oscenità. Nonostante certe scene possano essere potenzialmente pericolose da questo punto di vista (il pensiero va alla visione dei trattamenti sulle pazienti e alla sperimentazione dell’invenzione sulla cameriera Molly) la regista risolve con umorismo e castità questo problema rendendo anzi questi momenti fra i più comici e meglio riusciti del film.

Il racconto inoltre non è incentrato unicamente sull’invenzione ma tratta anche di temi molto importanti, come l’emancipazione femminile e l’evoluzione della stessa scienza medica rispetto a teorie vecchie di secoli (il protagonista è un convinto sostenitore della necessità di maggior igiene e dell’esistenza dei germi), fra le quali la stessa isteria femminile.

Ottima scelta è quella degli attori, ognuno dei quali recita a meraviglia il proprio ruolo. Due citazioni a parte meritano Hugh Dancy, giovane dottorino timido e impacciato (si veda il primo incontro a tu per tu con Molly e la “proposta” della ragazza), e Rupert Everett nel ruolo del nobile libertino e co-inventore del massaggiatore femminile, anche se alquanto limitato dalla sceneggiatura che limita la sua presenza sullo schermo.

Hysteria è una piacevole commedia british che fa ridere lo spettatore senza mai essere volgare, mostra quanto siano cambiati i tempi rispetto al passato e racconta la creazione di un’invenzione fra le più vendute ancora oggi. Un “prodigio della scienza” potremmo dire…



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