I 10 luoghi che mi hanno affascinato di piu` nel 2010

Ecco tra i luoghi che nell’ultimo anno ho visitato, i 10 che sono riusciti a lascarmi a bocca aperta:

1. Daintree & Cape Tribulation National Park, Queensland, Australia

La tratta piu` popolare lungo la east coast australiana e` quella che parte da/arriva a Cairns. In pochi purtroppo, chi per questioni di tempo, chi per scomodita`, scelgono di andare piu` a nord di questa gia` tropicale citta`. Superata la tranquilla cittadina di Port Douglass, si entra ben presto nell’area del Daintree NP. Le cascate del Mossman Gorge, aperte ai bagnanti, sono la prima tappa, per poi raggiungere il Cape Tribulation National Park. Il nome gli venne affibbiato dal capitano Cook, che trovando difficolta` ad attraccare con le sue navi, scontrandosi con la barriera corallina cosi` vicina alla spiaggia, descise di chiamare questo luogo Capo delle Tribolazioni. La stupenda foresta tropicale arriva fino a pochi metri dal mare, coccodrilli, lucertole e insetti di dimensioni spropositate ricordano all’uomo che questo luogo appartiene ancora alla natura, per fortuna.

Da ricordare la sera in cui, durante una cena nel campeggio con due ragazze irlandesi, alla vista di una nube di fumo che usciva dalla lavanderia, noi esperti uomini di mondo, abbiamo tranquillizzato la folla dicendo “tranquilli, e` solo vapore”, per scoprire poco dopo che in realta` una lavatrice aveva preso fuoco, bruciando tutti i vestiti di una povera famiglia. Non dimentichero` facilmente gli occhi della bambina di 5 anni in preda al panico nel vedere tutti i suoi vestiti in fiamme.

2. L’antica citta` di Hoi An, Vietnam

Questa piccola citta` al centro della costa del Vietnam, attira ogni anno migliaia di turisti per la sua unicita`. Nominata nel 1999 Patrimonio dell’Umanita` UNESCO, questo paese combina lo stile coloniale francese alla cultura vietnamita, oltre ad essere famoso per il rinomato artigianato locale. A Hoi An, oggi, e` possibile trovare internet point, ristoranti, negozi e begli alberghi, ma allo stesso tempo appare come un luogo in cui il tempo si e` fermato, tra i mercati di strada alle bancarelle di Cao Lau.

Da ricordare la luce negli occhi del bambino a cui ho lasciato 50 centesimi di mancia, dopo aver mangiato un piatto di noodles alla bancarella della sua famiglia, che per i due giorni successivi mi ha venerato come un dio, chiamandomi e agitandosi da centinaia di metri di distanza, nominandomi addirittura “miglior cliente del mondo”.

3. Uluru Kata Tjuta National Park, Northern Territory, Australia

Il famoso panettone rosso al centro del deserto e` qualcosa che pur avendolo visto in centinaia di immagini, dal vivo soprende sempre. La roccia e` considerata sacra dal popolo aborigento, ed e` quindi molto irrispettoso scalarla, pur essendo concesso (se vi capita, non seguite quegli stronzi che lo fanno!). Lo spettacolo unico che regala al tramonto, cambiando colore al calare del sole e` una delle attrative principali del parco, ma anche la seconda roccia, meno famosa, il Kata Tjuta, rimane una cosa da vedere. Interessante sapere che pur essendo queste le due uniche due strutture rocciose nel raggio di cantinaia di chilometri abbiano una composizione completamente diversa.

Da ricordare la sveglia alle 5 del mattino per vedere l’alba sulla roccia, accorgendosi solo dopo, tra il gelo e il risveglio dal coma, che il cielo e` nuvoloso.

4. Chiang Mai, Thailandia del nord

La seconda citta` thai, con 5 milioni di abitanti, sembra non avere interesse a stare al passo con le localita` turistiche piu` a sud, lungo la costa. Questa citta`, pur essendo relativamente grande, rimane comunque a misura d’uomo, con prezzi piu` bassi del resto delle altre piu` importanti citta`, e tanta gente simpatica e disponibile. Bello il Night Bazaar, l’immenso mercato notturno, tra centinaia di souvenir, vestiti e cibo thai nelle vie che si snodano tra i numerosi templi biddhisti, oltre che le numerose attivita` che e` possibile fare poco lontano dalla citta`, come trekking nella giungla o scalate.

Da ricordare la ricerca della commessa piu` carina, per chiedere un’informazione in un negozio di elettronica, per poi scoprire che era un trans.

5. Templi di Angkor Wat, Cambogia

Il complesso dei templi di Angkor, considerato l’ottava meraviglia del mondo, e` la piu` grande struttura religiosa del globo. I templi, inizialmente dedicati al dio Vishnu, della religione Hindu, sono successivamente stati convertiti al buddhismo, e sono diventate oggi, non a caso, una delle mete principali in tutto il sud-est asiatico. La maggior parte di essi e` rimasta ancora oggi quasi completamente intatta, e la Cambogia ha scelto questo luogo come simbolo nazionale, ponendone l’immagine sulla propria bandiera.

Da ricordare la bambina che per convincermi a comprare un braccialetto, scoprendo che ero italiano, ha detto di conoscere Berlusconi. Aggiungendo che sapeva anche che e` cattivo.

6. Nimbin, New South Wales, Australia

Nimbin e` un luogo che in un modo o nell’altro ti rimane impresso. Situato tra le colline del nord del NSW, a circa 70km da Byron Bay, Nimbin e` un villaggio che ha preso vita dopo l’Aquarius Festival nel 1973, una specie di Woodstock che ha portato molti hippie a fermarsi e formare una piccola comunita`. Nimbin conta una popolazione di 352 abitanti, e si capisce subito di cosa si tratta percorrendo l’unica strada cosparsa di colori arcobaleno, negozi alternativi, e caffetterie molto rilassate, per non parlare dei consueti spacciatori di droghe leggere che fanno parte dell’ambiente. Andare con il mio pulmino a Nimbin mi ha fatto, per un momento, sentire negli anni 60.

Da ricordare il nostro arrivo al Rainbow Camping, verso le 9 di sera, con il proprietario probabilmente ancora fatto che ci ha accolto con un “Che cazzo volete?” “Volevamo sapere quanto costa per dormire qui” “26 dollari, mettete la tenda dove cazzo vi pare” “Ma noi volevamo dormire in pulmino” “26 dollari, potete dormire dove cazzo vi pare, anche su un albero”.

7. Halong Bay, Vietnam

Un altro Patrimonio dell’Umanita` UNESCO, nel nord del Vietnam, questa baia e` qualcosa di eccezionale. Troppi tour organizzati tutti insieme purtroppo, a creare un eccessivo traffico in questo luogo che sembra senza tempo. I piloni di roccia che spuntano dal mare creano un ambiente unico al mondo, formando migliaia di isole di diversa forma e grandezza, e una gita in barca di due-tre giorni vale sicuramente la pena.

Da ricordare la mia avventura in un simpatico autobus, una volta lasciata la baia, potete leggerne qui.

8. Litchfield National Park, Northern Territory, Australia

All’ombra del piu` famoso Kakadu NP, il Litchfield e` un parco naturale che comprende quattro gruppi di cascate e terme naturali. Alcune di esse vengono chiuse ai bagnanti in particolari periodi dell’anno a causa della presenza dei coccodrilli, ma almeno due rimangono sempre aperte. Oltre a cio` si possono vedere gli impressionanti termitai, altri fino a 5 metri, costruiti in centinaia di anni.

Da ricordare la realizzazione del sogno di mangiare marsh mallows sul falo`, offertici da una coppia australiana, che pero`, data la mia mancata esperienza, ho fatto prendere fuoco rendendoli immangiabili.

9. Devils Marbles, Northern Territory, Australia

Le “biglie del diavolo” sono una particolarissima formazione rocciosa nel bel mezzo dell’outback, delle grandi palle di roccia rossa che sembrano state lanciate da qualcuno e lasciate li. Una semplice sosta di passaggio questa, anche se la leggenda narra che ogni lunedi notte un anziano aborigeno esca a raccontare le leggende di questo luogo.

Da ricordare..niente, qui non e` successo niente di stupido, per una volta.

10. Wallaman Falls, Queensland, Australia

Le piu` alte cascate a getto unico d’Australia, nei pressi di Ingham, sono circondate da una fiorente foresta pluviale, e da un semprepresente arcobaleno che appare alla base della cascata. Durante il ripido cammino che scende fino alla base, si possono vedere alberi che si mangiano a vicenda (“stranglers”), funghi colorati, e possibilmente qualche serpente. Il fiume poco lontano e` la dimora di platypus e tartarughe da collo di serpente.

Da ricordare la serata passata completamente immobili e in silenzio,  nella speranza di vedere un platypus, per finire attaccatti da un miliardo di tartarughe affamate.

Questa e` quindi la lista di cio` che piu` mi ha stupito durante quest’anno, cercando di alternare posti piu` conosciuti, ad altri meno famosi. Potrei continuare l’elenco a lungo (magari lo faro`), ma per ora mi fermo qui, ricordando questi fantastici luoghi, e sperando di vederne altrettanti in questo nuovo anno. Il posto piu` bello rimane comunque il viaggio in se`, niente e` ancora riuscito a raggiungere quello che la ricerca, lo spostamento, il sogno e le aspettative di un luogo ancora sconosciuto mi riescono ogni volta a dare. Andare e` il bello, arrivare e` secondario.